Anzio- Rifiuti, i sette “peccati capitali” del servizio

ListenerSette punti contestati, ma l’elenco è ancora lungo. Il segretario del Psdi, Paride Tulli, ha protocollato il 30 maggio una richiesta di accesso agli atti sul servizio raccolta rifiuti solidi urbani, indirizzata al dirigente del Servizio Ambiente Walter Dell’Accio, al Rup Aurelio Droghini e all’assessore all’Ambiente Patrizio Placidi.

“La Cammassambiente è ormai da sei anni presente sul nostro territorio e dal 16/04/2016 ha sottoscritto il contratto per la raccolta dei rifiuti per tutto il territorio anziate, quindi nessun alibi di mancato rodaggio e facezie simili – dichiara Tulli – il PSDI aveva annunciato che avrebbe verificato l’andamento di un servizio che costerà a noi contribuenti la “modica” cifra di 35.000.000 di euro per i prossimi cinque anni. Pertanto raccolte decine di testimonianze e un centinaio di foto facciamo un primo tagliando al servizio fin qui svolto anticipando una prima parte di quanto rilevato”. Diversi i punti contestati. “In adiacenza dei cassonetti rimasti ancora in circolazione vengono abbandonati quintali di rifiuti del tipo ingombranti che stazionano da settimane senza essere raccolti (punto 15.1.2 dell’offerta tecnica). Ammenda prevista 1.500 euro al giorno (punto P2 del capitolato). Non sono stati ancora installati i 30 contenitori di colore bianco per la raccolta dei prodotti farmaceutici ne i 70 di colore giallo per le pile esauste (punto 17.1 dell’offerta), ammenda prevista 1.500 euro al giorno (punto P2 del capitolato)”.

Listener (1)Contestate anche la mancata installazione di 200 cestini porta rifiuti in ghisa. “Sono ancora in circolazione quelli vecchi privi di sportelli laterali con bidone interno in bella vista, (punto 20.2.2.1 dell’offerta) ammenda prevista 1.500 euro al giorno (punto P2 del capitolato)”. Sulla raccolta escrementi animali, Tulli rileva che gli operatori usano ancora paletta e scopa privi degli appositi kit (punto 20.2.2.3 dell’offerta) Ammenda 500 euro al giorno (punto P7 dell’offerta)”. Si parla, ancora, del mancato diserbo “di erbacce nascenti negli interstizi della pavimentazione stradale e di marciapiedi (punto 20.2.2.5 dell’offerta), ammenda 1.500 euro al giorno ( punto P2 del capitolato); del mancato lavaggio dei cassonetti ancora presenti al centro storico, la maggior parte di essi fuori uso e grondanti pergolato, anche perché mancante del tutto dal parco automezzi una lavacassonetti. Ammenda 1.000 euro al giorno ( punto P12 del capitolato); della mancata pulizia dello specchio d’acqua portuale (punto 20.2 dell’offerta). In questo caso il comune dovrebbe multare se stesso per non aver ancora attrezzato l’imbarcazione da assegnare alla Camassa. Per ora ci fermiamo qui e l’elenco è ancora lungo, manca lo spazzamento e la differenziata. Intanto chiediamo accesso agli atti per avere copia delle contestazioni fatte finora dal dirigente e degli addebiti conseguenti del RUP (art.49 del capitolato) su quanto finora segnalato e certamente rilevato anche dagli appositi uffici comunali fin dal 16/04/2016”.