Sono 414, con esattezza, le persone inserite nella graduatoria provvisoria per le domande d’assegnazione dell’alloggio comunale, presentate al 31 dicembre 2015. L’avviso pubblico è stato pubblicato di recente sull’albo pretorio dell’amministrazione neroniana e il quadro che emerge è abbastanza problematico, con una situazione di emergenza abitativa che riguarda che centinaia di nuclei familiari. Le case comunali disponibili sul territorio sono 380, al momento, come spiega il sindaco facente funzioni Giorgio Zucchini. Di queste, la maggior parte sono tutte occupate. Di alloggi disponibili ben pochi. “Le case disponibili sul territorio, purtroppo sono quello che sono – commenta Zucchini – Non riusciamo a soddisfare le richieste delle tante persone che presentano la domanda. Peraltro le domande vengono presentate autocertificando il punteggio che permette pi l’attribuzione di una posizione in graduatoria. Gli uffici poi devono verificare la documentazione e la presenza dei requisiti richiesti per legge e funzionali al rilascio di un alloggio. Le case si rendono disponibili ogni volta che si libera un appartamento, o in caso di decesso o in vari atri casi, ma l’assegnazione si fa in base alla metratura e alla compatibilità del nucleo familiare con quella determinata metratura. Questo passaggio sfugge a molti. Se si libera una casa di 80 metri quadrati, per fare un esempio, non possiamo assegnarla ad una persona che vive sola, anche se sta nella prima posizione della graduatoria. Quell’appartamento dovrà ospitare un nucleo familiare più grande, e di conseguenza si passa oltre e la casa spetta a persone che stanno più giù. Può sembrare ingiusto ma è la legge che stabilisce questa procedura. Ci sono dei requisiti da rispettare, la precedenza ai nuclei con bambini, e via dicendo. Al momento ad Anzio ci sono 380 case, tutte occupate, le altre sono state vendute. Noi facciamo il possibile, ma ci sono dei problemi oggettivi. Giorni fa abbiamo fatto piantonare un appartamento che si era appena liberato, perché il rischio più grande è che vengano occupati abusivamente e poi tirare fuori una famiglia, una volta che si è insediata, è difficile”.