Anzio- Bilancio, il Consiglio viene rinviato e il Pd denuncia tutto al Prefetto

villa sarsssApprendiamo solo oggi dal Comune – a tre giorni dal consiglio comunale che era previsto per lunedì prossimo – che gli atti relativi al Bilancio 2016-2018 sono in visione presso la Segreteria Generale e che nel frattempo l’assise è stata rinviata al 27 giugno, ore 16,30 a Villa Sarsina per approvare il bilancio finanziario 2016-18 e il documento unico di programmazione aggiornato 2016-18.

Siamo alle solite: il parere mancante dei revisori sul preventivo e il bilancio che sarà approvato fuori dai termini di legge. (www.inliberuscita.it/politica/71834/anzio-il-bilancio-rischia-di-saltare-il-consiglio-comunale-verso-lo-scioglimento/). Nel frattempo il Pd ha scritto al Prefetto di Rom denunciando la situazione di illegalità che regna nel comune neroniano. “Dopo aver convocato in ritardo il consiglio comunale sul bilancio preventivo e solo a seguito di diffida del Prefetto di Roma, assistiamo all’ennesima beffa – dichiarano dal gruppo Pd e dalla segreteria – L’assemblea convocata per il 20 giugno è stata posticipata di una settimana. Il motivo? Manca il parere dei revisori dei conti, i quali come i consiglieri comunali non hanno avuto per tempo i documenti necessari. Il Pd aveva scritto giovedì ai revisori sottolineando che una serie di documenti erano mancanti e oggi ha sottoposto al Prefetto le gravi violazioni che accompagnano ogni approvazione del preventivo, già oggetto di un ricorso al Tar che deve entrare nel merito. E’ stato chiesto al prefetto di procedere come prevede la legge e archiviare definitivamente la fallimentare esperienza del centro-destra ad Anzio. Sono otto anni che Luciano Bruschini e la sua maggioranza giocano a “carta vince carta perde” ogni volta che c’è da presentare il preventivo, scaricando ora la responsabilità sugli uffici e ora su guasti informatici, quando la norma è chiarissima: il bilancio va approvato entro il 30 aprile, la data non è stata rispettata, il 18 maggio è arrivata la diffida che prescriveva di adempiere entro 20 giorni e quindi entro il 9 giugno “pena l’avvio delle procedure previste”. Il consiglio è stato convocato per il 20 giugno di nuovo fuori termine e ancora una volta senza la piena disponibilità di atti fondamentali; i consiglieri comunali devono avere tutta la documentazione nei termini, mentre a oggi non è ancora pienamente disponibile e apprendiamo che il consiglio viene rimandatopoiché i revisori dei conti hanno negato il loro parere in quanto a loro volta penalizzati dalla mancata trasmissione di atti ed informazioni necessari allo svolgimento dei loro controlli. Il bilancio va discusso, nei tempi previsti, in commissione che qui viene sì e no convocata e poi disertata dalla maggioranza, impegnata evidentemente a decidere se e come inserire delle spese, possibilmente su capitoli relativi a cooperative “vicine” e per spettacoli o manifestazioni estive”.

Si legge nella lettera inviata al prefetto a firma dei consiglieri Ivano Bernardone Maria Teresa Lo Fazio Andrea Mingiacchi, in cui si parla di gravi condizioni di illegittimità che si verificano e ripetono nel Consiglio Comunale di Anzio: “La conduzione squalificante e volgare del consiglio comunale e la disinvoltura con cui l’amministrazione dà corso a pratiche ed atti illegittimi si inseriscono in un quadro di diffusa illegalità che sta drammaticamente colpendo Anzio, come emerge da numerose inchieste giudiziarie e dai sempre più frequenti atti violenti che si consumano sul nostro territorio. Questa pericolosa e diffusa illegalità ferisce e allarma la città”.