Riceviamo e pubblichiamo
In una recente dichiarazione durante il consiglio comunale di Anzio, l’ex senatore De Angelis ha apostrofato la prossima manifestazione del 9 luglio contro la costruzione di due biogas ad Anzio come una iniziativa prettamente di natura elettoralistica, organizzata dai grillini di Anzio con il supporto interessato del neo sindaco nettunese e pentastellato Casto. Evidentemente De Angelis, spaventato dal successo dell’“orda grillina” a Nettuno, comincia a vedere seguaci di Grillo ovunque anche al di là della loro effettiva presenza. Non che non siano presenti tra gli organizzatori della mobilitazione esponenti del movimento cinquestelle di Anzio e Nettuno, ma essi hanno lavorato per arrivare al 9 luglio insieme a noi di Rifondazione comunista, ad attivisti di Sinistra italiana e Sinistra per Nettuno, ad esponenti delle associazioni civiche e ambientaliste, di altri gruppi politici e di diversi comitati di quartiere. Tra gli aderenti vi sono molti imprenditori agricoli e del settore alimentare, spaventati dalle conseguenze della costruzione di simili impianti sul nostro territorio, nonché commercianti e dirigenti della proloco di Lavinio mare. Il rifiuto di simili impianti è pressoché unanime tra la popolazione, evidentemente stanca di speculazioni e affarismi che hanno la conseguenza di arricchire pochi privilegiati, attentando alla salute dei cittadini e alla conservazione di ciò che resta dell’ambiente e del territorio di Anzio.
La manifestazione potrebbe essere invece il primo tassello della consapevolezza -nuova tra i cittadini di Anzio- della necessità di rifiutare un simile modello sociale e una simile modalità di amministrare il territorio privatizzando tutto in nome del profitto. Una nuova politica del territorio è possibile, tutelando l’ambiente, creando a tale scopo anche dei buoni e durevoli posti di lavoro. Un territorio ben tenuto è una risorsa che può fare risorgere seriamente la vocazione turistica di Anzio in una dimensione sostenibile e salutare per noi e per le future generazioni.
Fare di tutto ciò mera propaganda grillina è offensivo e limitante per i cinquestelle stessi, ma soprattutto per tutte quelle persone che non sono più disponibili a chinare il capo e a dire sissignore a chi si sente padrone di una città. Noi non siamo sudditi, siamo cittadini e lavoratori, donne e uomini, genitori e figli, imprenditori, contadini e artigiani stanchi di subire in silenzio: ci vediamo il 9 luglio ad Anzio.
PRC-FdS “E. Che Guevara” Anzio