Anzio- Criminalità e legami con l’amministrazione, il caso in Parlamento

villa-sarsina-comune-anzioLa malavita e i legami con l’amministrazione comunale di Anzio. Con un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell’Interno vuole vederci Cristian Iannuzzi (deputato del gruppo Misto) che ripercorre le ultime vicende legate all’operazione Mala Suerte e agli episodi che hanno riguardato diversi esponenti del Consiglio di Anzio (ultimo l’incendio dell’auto del vicesindaco stanotte, sul quale indagano le forze dell’ordine).

“Nel territorio di Anzio – dice Iannuzzi – si registra la presenza di noti gruppi criminali, come testimoniato dal processo «Appia», conclusosi innanzi al tribunale di Velletri con condanne per associazione a delinquere di tipo mafioso; secondo le relazioni della direzione nazionale antimafia 2012, 2013 e 2014, in tale territorio, opera il clan ‘ndrangherista Gallace. Figura importante di questo clan risultava essere Nicola Perronace, fratello di Pasquale Perronace, attuale consigliere comunale di maggioranza ad Anzio; nel comune risulta attivo anche il clan dei Casalesi, come attestano le indagini della direzione distrettuale antimafia di Roma, nonché numerose sentenze, anche passate in giudicato, emesse dall’autorità giudiziaria a carico di Pasquale Noviello ed altri, per reati che vanno dall’associazione a delinquere di stampo camorristico al tentato omicidio; il 5 marzo 2012, alle ore 15 circa, ignoti esplodevano numerosi colpi di pistola all’indirizzo della villa dell’assessore Patrizio Placidi; la notte del 14 febbraio 2015 – ricorda ancora il deputato – venivano sparati numerosi colpi di arma da fuoco contro l’abitazione dell’assessore ai lavori pubblici di Anzio, Alberto Alessandroni; risultrebbe essere stato richiesto il rinvio a giudizio secondo quanto risulta agli interroganti, per vari reati, nei confronti di amministratori e consiglieri comunali di Anzio, in particolare nei confronti dell’assessore per l’ambiente Patrizio Placidi, del consigliere comunale Valentina Salsedo, di suo marito Ernesto Parziale, nonché del dottor Walter Dell’Accio, dirigente dell’ufficio ambiente; nell’ambito del procedimento penale denominato «Mala Suerte», nel maggio 2016, venivano tratti in arresto diversi pregiudicati di Anzio, tra i quali spiccano Roberto Madonna e Angelo Pellechia, arrestati per estorsione aggravata, giusta ordinanza di custodia emessa dal giudice per le indagini preliminari di Velletri Zsusa Mendola; nell’ambito del procedimento, sarebbe emerso che la cooperativa Supercar, che gestisce ad Anzio i parcheggi per la sosta delle vetture dei turisti diretti a Ponza, avrebbe versato somme agli indagati Madonna e Pellecchia; in particolare, riferirebbe alla polizia l’amministratrice della ditta citata: «nel 2012, però, al porto iniziò ad operare un’altra cooperativa denominata I Neroniani il cui rappresentante era Ernesto Speziale, titolare della pizzeria Antico grottino di Anzio.

Cristian Iannuzzi

A nome della cooperativa operavano certi personaggi di origine campana tra cui tale Angelo Pellechia, che attualmente gestisce un bar in via Roma di Anzio e tale Letizia Raffaele, di circa 50 anni, che per sentito dire, faceva parte della camorra e che Pellecchia Angelo chiamava Schiavone. Per questo motivo mi rivolsi dapprima al Comando dei vigili urbani e poi all’Ufficio commercio del Comune per avere chiarimenti, ricevendo assicurazioni di un fattivo interessamento. Non avendo avuto riscontro, decisi di rivolgermi ad un personaggio politico di Anzio, […] il quale mi lasciò intendere di lasciar perdere, vista la reputazione dei personaggi ed in virtù del fatto che la cooperativa era sponsorizzata da Giorgio Zucchini (…) Evidentemente Giorgio Zucchini venuto a conoscenza delle mie lamentele, nell’inverno del 2013, mi chiese di avere un incontro con lui e con Parziale Ernesto per chiarire la situazione. Entrambi si presentarono nel mio ufficio […] mio malgrado fui costretta ad accettare la collaborazione della cooperativa che avrebbe avuto il 30 per cento del ricavato; nell’ambito delle attività d’indagine, sarebbero emerse numerose intercettazioni telefoniche in cui il cennato Madonna avrebbe minacciato gravemente De Bernardinis e di mettere una bomba sotto la vettura dell’amministratore della Supercar”.

Secondo il deputato è opportuno l’intervento del Governo in virtù dei legami “sopra descritti tra esponenti della malavita organizzata e membri dell’amministrazione comunale di Anzio. “Come noto, in base ai suddetti articoli, in presenza di atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico si può procedere allo scioglimento del consiglio comunale oppure alla rimozione del sindaco o dei singoli componenti del consiglio o della giunta; a parere dell’interrogante i fatti sopra riportati impongono al Governo di verificare l’opportunità di adottare i provvedimenti in questione”.

Nell’interrogazione si chiede se il Ministro sia a conoscenza dei fatti e “se non ritenga di assumere le iniziative di competenza ai sensi degli articoli 141 e seguenti del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.