“Le nostre divergenze? Lui voleva entrare in maggioranza, io assolutamente no. Degli Scilipoti ne abbiamo abbastanza, chi sta con noi deve condividere certi valori. Non escludo che a breve il FLI possa avere di nuovo la sua rappresentanza in Consiglio Comunale…”
Sono sicuramente giorni frenetici per la politica nettunese quelli che stiamo vivendo. Dopo il fulmine a ciel sereno rappresentato dal passaggio del Consigliere Comunale Giuseppe Bellucci da Futuro e Libertà all’UDC (e di conseguenza nella maggioranza targata Alessio Chiavetta a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultima ora), si fa sempre più confuso il quadro programmatico che dovrà portare alla formazione delle due grandi coalizioni che si sfideranno nel 2013, a tutto vantaggio dell’attuale amministrazione comunale, vera “Regina del mercato invernale” in termini di campagna acquisti, tanto per prendere in prestito un’espressione cara ai giornalisti che si occupano di calcio. Ne abbiamo parlato con l’altro grande protagonista di questi giorni, il segretario di Futuro e Libertà di Nettuno Mario Esposito, che proprio con Bellucci aveva preso la guida del partito circa un anno fa e che adesso si trova davanti ad una nuova ed importante sfida.
Segretario Esposito, un commento a caldo su quello che è successo in queste ultime 48 ore; si sente tradito da Giuseppe Bellucci?
“Assolutamente sì, certo che mi sento tradito, perché al di là della politica avevamo un grande feeling. Mi sento tradito sia moralmente che politicamente, ma questa è la vita, bisogna sapersi abituare a certe cose anche se per come sono fatto è molto difficile. Indubbiamente l’affetto e l’amicizia che mi legano a Giuseppe non possono certo scomparire all’improvviso, certo che è stato un duro colpo. Politicamente parlando poi, reputo la sua scelta inconcepibile”.
In che senso?
“Nel senso che dopo tutto quello che è stato il suo, il nostro trascorso, passare da primo accusatore della maggioranza Chiavetta, a suo componente, (visto che l’UDC è procinto di entrare in maggioranza), mi sembra inconcepibile oltre che incoerente. Ricordo tutte le battaglie che abbiamo portato avanti con la speranza che questa amministrazione potesse terminare anzitempo la legislatura e non so immaginare adesso Giuseppe seduto su quei banchi contro i quali tanto ha combattuto”.
Nel comunicato che il neo consigliere dell’UDC ha mandato a noi della stampa per motivare la sua scelta, c’è scritto testualmente che la decisione è maturata a causa di “un’ accentuata diversità di vedute verificatesi di sovente relative alla gestione politica del partito”. Può spiegarci su cosa eravate così in disaccordo da arrivare addirittura alla rottura?
“Per spiegare questo dobbiamo fare un piccolo passo indietro; le divergenze infatti sono iniziate a seguito di un incontro che c’è stato tra noi del Fli, l’UDC ed i partiti che attualmente sostengono la maggioranza targata Alessio Chiavetta. Tema dell’incontro, verificare se sussistevano i presupposti per un eventuale Terzo Polo composto dalle forze appena citate in vista delle elezioni del 2013. Il Consigliere Bellucci pensava che dovessimo anticipare i tempi e formare da subito questo cartello, entrando quindi a far parte della maggioranza immediatamente, mentre il sottoscritto la pensava e la pensa in maniera diametralmente opposta. Da qui sono nate le frizioni e Giuseppe è voluto entrare a far parte dell’UDC, partito appunto che come lui voleva stare in maggioranza quest’ultimo anno di amministrazione”.
In parole povere Bellucci voleva portare da subito il FLI in maggioranza e lei no…
“Ha centrato il punto, il vero motivo della sua uscita da Futuro e Libertà è stato proprio questo. Ma il mio, ci tengo a ribadirlo, non era assolutamente un no categorico che avrebbe escluso a priori una coalizione tra queste forze nel 2013, era un no per un’entrata immediata in maggioranza, visto tutte le battaglie che abbiamo fatto contro questa amministrazione”.
Dopo questo strappo, la linea del FLI sarà più orientata verso una futura coalizione di centrodestra?
“Guardi, sinceramente è una domanda alla quale non posso ancora rispondere compiutamente. Di comune accordo con il nostro referente, il senatore Candido De Angelis, abbiamo scelto un profilo basso e siamo anche in attesa di cosa succederà a livello nazionale, dove siamo convinti che il Terzo Polo si presenterà confederato con un cartello unico ed un patto per la Nazione. Ebbene, il nostro sarà un patto per Nettuno, ed al nostro fianco ci saranno sicuramente tutte quelle forze che vorranno rimettere la vera politica al Centro, nel senso di una politica che vorrà e dovrà anteporre le esigenze della collettività ai posti di potere”.
Propositi sicuramente importanti i vostri, sta di fatto però che l’addio di Bellucci fa sparire FLI dal Consiglio Comunale di Nettuno. Secondo alcuni addetti ai lavori, il non aver più una rappresentanza in seno al consiglio potrebbe rappresentare per voi l’inizio della fine. Come giudica queste considerazioni?
“Le giudico come Fantapolitica, considerazioni che sono lontane anni luce dalla realtà dei fatti. Il nostro partito può vantare una base solidissima composta da persone preparate e di un certo livello, con giovani motivati ed impegnati. Dal momento che ho portato Futuro e Libertà a Nettuno, ho sempre dichiarato che il mio obiettivo era quello di creare una nuova classe dirigente, ed oggi più che mai sono convinto di questo. Per quanto riguarda la rappresentanza in consiglio comunale poi, non posso anticiparle nulla ma a breve potrebbero esserci grosse novità, novità clamorose. E’ bene che si sappia che Futuro e Libertà non lascia, anzi, raddoppia, posso garantirle che il Fli di Nettuno sarà ancora più determinante in questa fase politica nettunese”.
Ci sta dicendo che un consigliere comunale di Nettuno sta per aderire al FLI?
“Glielo confermo e voglio aggiungere un’altra cosa: visto che in questi giorni sono stato avvicinato da molti personaggi politici che hanno manifestato la volontà di aderire al nostro partito adesso o in futuro, ribadendo che le nostre porte sono aperte a tutti coloro che vogliano impegnarsi per il rilancio di Nettuno, aggiungo però con forza che degli Scilipoti e dei personaggi ambigui ne abbiamo abbastanza, chiunque vorrà aderire al nostro progetto politico ci deve credere veramente e condividere certi valori”.
Per concludere, dopo quello che è successo, vuole approfittare di questa intervista per mandare un messaggio alla vostra base?
“Certamente; il messaggio che mando è con il cuore aperto, con la passione che ci ha sempre contraddistinto a tutti noi che dall’inizio abbiamo voluto intraprendere questo percorso insieme. Abbiamo portato il Fli a Nettuno quando ancora non c’era nulla, oggi possiamo già contare su qualche decina di iscritti, domani saremo centinaia perché torneremo in piazza e cambierà la storia, la cambieremo tutti insieme. Dobbiamo stare sereni, io come sempre sto lavorando per il progetto e non per me stesso. Chiedo soltanto un po di pazienza e vedrete che le soddisfazioni non ci mancheranno”.
Alessandro Bellardini – a.bellardini@gmail.com