Ci saranno anche le 922 firme – raccolte con una petizione per revocare l’appalto rifiuti – nella denuncia che il segretario del Psdi Paride Tulli presenterà alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica, all’Anac. Un’attività di verifica sul settore rifiuti, quella messa in campo da Tulli, partita nel mese di maggio e culminata con una conferenza stampa e la decisione di denunciare il dirigente Walter Dell’Accio, il rup Aurelio Droghini, la segretaria comunale Marina Inches. Sul banco degli imputati la Camassa risultata, in più occasioni, inadempiente nei confronti di quanto previsto dal capitolato. Come dimostra l’ordine di servizio (uno dei tanti) del funzionario responsabile Marco Folco, relativo ai giorni 21,22 e 23 giugno 2016. Tulli parte da qui, in conferenza stampa, carte alla mano. “C’è una segnalazione di Folco al dirigente Dell’Accio in cui si parla di mancato ritiro della plastica, per fare solo un esempio, il 21 giugno in via Giuseppe Giusti; il 22 invece non sono stati ritirati organico e carta in via Stella Marina e adiacenti; il 23 la Camassa non ha svolto regolare servizio a via Belvedere e dintorni. L’elenco lungo ma se un funzionario va in giro a controllare se la ditta ottempera il servizio è tutto dire. Lo stesso Folco sottoscrive la petizione con la quale si chiede la revoca dell’appalto alla ditta, che provvederò a spedire in Procura assieme a tutto il resto. La Camassa non svolge il servizio previsto da capitolato e ad oggi, dopo diverse mie richieste al segretario comunale e al dirigente Dell’Accio, non è dato conoscere le fatture liquidate all’azienda e se siano stati o meno defalcati i servizi non svolti”.
Tulli spiega di aver chiesto nel mese di giugno copia delle fatture relative ad aprile, maggio e giugno, chiedendo spiegazioni sul mancato rispetto del capitolato. “Sono costretto a procedere con la denuncia alla Procura. Paghiamo per un servizio che ci costa 12 milioni di euro annui se includiamo anche il costo della discarica e non abbiamo il diritto di sapere dove vanno a finire i nostri soldi. C’è gente che ha rinunciato a fare la vacanza qui per come sono ridotte le strade. Il lavaggio dei marciapiedi non avviene, non si tagliano le erbacce dai marciapiedi, tutti questi disservizi sono stati defalcati dalle fatture, la cui presa in visione è stata negata anche al consigliere Lo Fazio? Vediamo con la denuncia alla Corte dei Conti queste fatture escono fuori. Basta prese in giro. Il servizio raccolta rifiuti copre il 22% di tutto il bilancio. Siamo il Comune della Provincia di Roma che paga più di tutti. E vogliamo parlare della buffonata delle isole ecologiche – ha concluso Tulli – che da agosto ancora non sono state attivate? L’assessore Placidi deve andare a casa. L’ultima novità è che il ritiro della plastica da oggi sarà dimezzato ancora e avverrà un solo giorno a settimana. Continueremo a pagare il servizio per intero?”