Insediare al più presto la Commissione d’accesso prefettizia nel Comune di Anzio per indagare su eventuali infiltrazioni mafiose. Lo chiede il senatore del Pd eletto nel Lazio Bruno Astorre, con un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Interno, della quale è primo firmatario il capogruppo dem in commissione Antimafia Franco Mirabelli e che è stata sottoscritta da tutti i senatori democratici eletti nella regione.
“Nel Comune di Anzio, municipio metropolitano di Roma Capitale – spiega Astorre nella lunga interrogazione che ricostruisce tutti i fatti con nomi, cognomi e dovizia di dettagli – è stata rilevata la presenza di numerose organizzazioni criminali, tra cui il clan Schiavone-Noviello e la cosca della ‘ndrangheta dei Gallace di Guardavalle. Tra il 2012 e il 2016 numerosi amministratori comunali sono stati fatti oggetto di pesanti atti intimidatori. Il 14 marzo 2016 l’assessore comunale all’ambiente Patrizio Placidi è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Velletri per abuso d’ufficio nell’ambito dell’indagine relativa all’affidamento di diversi servizi a coop sociali. La stessa ed altre inchieste hanno visto coinvolti anche dirigenti e consiglieri comunali, mentre il vicesindaco del comune Giorgio Zucchini è menzionato in un’indagine in materia di estorsione”.
“Altre inchieste per corruzione ed estorsione – prosegue l’esponente Pd – vedono coinvolti società, cooperative e imprenditori collegati a vario titolo a consiglieri comunali. Nel 2014 sono stati inoltre condannati per corruzione il dirigente dell’ufficio servizi sociali del Comune, nonché l’assessore ai servizi sociali Italo Colarieti, mentre la società Centro Servizi Immobiliari di Domenico Perronace, nipote del consigliere di maggioranza Pasquale Perronace, risulta affidataria di numerosi lavori assegnati dal Comune senza alcuna procedura di gara. Alla luce di questi fatti e delle numerose interrogazioni già rivolte al ministro Alfano – conclude Astorre – chiediamo un immediato intervento al titolare del dicastero dell’Interno per l’insediamento della commissione prefettizia di accesso al Comune, atto propedeutico all’eventuale scioglimento per mafia. Non si può più aspettare”.