Venerdì scorso presso la Sala Conferenze al Piano Terra di Villa Sarsina si è svolto l’incontro Pubblico “Anzio e Nettuno verso il Referendum Costituzionale”. Il meeting è stato organizzato dal Comitato “AnzioNettuno” aderente alla “Rete dei Si per la Riforma Costituzionale”, una piattaforma civica che oramai costruito un network che si estende da Trento a Palermo e che vede nella opera di approfondimento dei principali nuovi elementi della Riforma Boschi svolta attraverso una campagna di educazione civica per tutti i cittadini il suo elemento caratterizzante.
A moderare e a portare i saluti del Comitato locale è stato Angelo Pugliese ( coordinatore del Comitato “AnzioNettuno”) che ha iniziato i lavori esponendo le finalità della Associazione civica e ricordando il particolare significato del Referendum del prossimo 4 dicembre: ”E’ dal 1979 che in Italia si parla di Riforma delle Istituzioni. Forse se vincerà il No e la riforma costituzionale non passerà non arriverà l’Apocalisse, ma di certo continueremo a parlare di Cambiare le Istituzioni fino al 2049…”.
E’ stato poi il turno poi del sottosegretario al Ministero della Difesa, l’onorevole Domenico Rossi,che non potendo essere “in carne e ossa” materialmente presente a Villa Sarsina, per via di una riunione urgente con il Ministro Pinotti inerente la missione italiana in Medio Oriente, ha comunque dato il suo contributo con un collegamento telefonico in “vivavoce” ascoltato con passione da tutti i partecipanti in sala:”Voglio portare la mia esperienza di legislatore e raccontarvi meglio i passaggi che hanno portato questa riforma e voglio porre l’accento su un particolare aspetto, ovvero che questa riforma è frutto di un grande lavoro di mediazione e molte delle modifiche che oggi contestano i sostenitori del No sono state introdotte proprio da loro quando nelle prime letture hanno votato con le loro forze politiche per il Si a questa riforma”.
Il coordinatore nazionale de “La Rete dei Si per la Riforma Costituzionale”, Massimo De Meo ha invece svolto un lungo appassionato intervento esplicativo sul come un Senato con poteri diversi, espressione delle autonomie regionali, sia un bene da apprezzare nel nuovo assetto costituzionale che potrebbe uscire dopo il 4 dicembre e su come il fatto che a dare la fiducia al Governo sarà solo la Camera dei Deputati sarà un “volano” per un procedimento legislativo più snello e corrispondente ai tempi che viviamo:”Se il Si vincerà avremo la possibilità di avere finalmente un luogo dove le autonomie regionali potranno avere un luogo di ascolto e allo stesso tempo si sgonfierà il fenomeno dei decreti legge che tuttora oggi svuotano in un parlamento con un bicameralismo paritario le competenze e la capacità di dibattito. Pochi se ne rendono conto, ma è una grande conquista”. A concludere la serie di interventi tecnici è stata la professoressa di Diritto Pubblico del consorzio Universitario “UniNettuno” Federica Fabrizi, che si è concentrata nel parlare della parte della riforma costituzionale che va a modificare il Titolo V della Parte II della Costituzione, quello relativo ai confini ( fino ad oggi poco precisati) delle competenze tra Stato e Regioni:” Con questa riforma evitiamo la confusione figlia della precedente riforma del 2001 e ridiamo allo Stato alcune competenze legislative come quella sulla politica energetica , per dirne una, che non potevano essere delle Regioni. Questa significa in soldoni, risparmiare soldi e avere un sistema più efficiente”. A chiudere il lungo meeting è stato Stefano Colelli, portavoce del Comitato “AnzioNettuno” che ha evidenziato la necessità di non disperdere una occasione storica col voto del 4 dicembre:”Abbiamo una grande occasione, quella di poter apportare un cambiamento positivo e storico per il Paese, non lasciamocela sfuggire!”.