“E due. Franco Pusceddu ci è ricascato, anzi più precisamente questa volta è stata la responsabile dell’ufficio personale Lucia Scagnetti a modificare il curriculum vitae del dirigente. La volta precedente fu lo stesso Pusceddu a sottoscrivere il suo stato di servizio allegato alla delibera di nomina a direttore generale, ma lui si scusò dicendo che fu un errore di battitura”. Così in una nota il segretario del PSdi Paride Tulli. “Ora siamo di fronte ad un atto ufficiale, la determina n.20 del 13/04/2016 con la quale la funzionaria prendeva atto del pensionamento salvo ripensarci e riammetterlo in servizio con la determina n.61 del 7/12/16. Ebbene nel primo capoverso della determina di aprile si legge a carico di Pusceddu: “dipendente di ruolo di questo Ente dal 06/01/1979 con la qualifica attuale di DIRIGENTE “. Un vero e proprio falso perché Pusceddu prese servizio come dirigente il 03/01/1986 a seguito di delibera di giunta n.159 del 05/03/1986, di cui l’unico a non votarla fu proprio il sottoscritto ovviamente, ben 6 anni dopo. Una determina con troppi “errori” quella di aprile, prima il conteggio degli anni pensionistici poi questo.
Per rinfrescare la memoria a qualcuno ricordo che l’assunzione di Pusceddu avvenne grazie alla legge 285/77, quando senza concorso furono assunti dagli enti pubblici un certo numero di disoccupati iscritti al collocamento, e poi dicono male della prima repubblica! Il comune di Anzio con delibera di giunta n.87 del 25/01/1979 si adeguò alla legge e tra gli assunti con la qualifica di animatore polivalente con contratto di 12 mesi come impiegato NON di ruolo troviamo proprio il nostro “dirigente” Franco Pusceddu addetto ai pullmini per i ragazzi con handicap. Successivamente fu l’ex sindaco Piero Marigliani a bandire il concorso per dirigenti che terminò con la delibera di consiglio di presa d’atto della graduatoria la n.44 del 18/10/1985 e quindi l’ assunzione del 03/01/1986.
Ora si presume che quando si compila un atto di fine rapporto di lavoro il funzionario addetto consulti il fascicolo personale dell’interessato, ebbene o la Sig.ra Scagnetti ha omesso di leggere le delibere di cui sopra oppure sono andate irrimediabilmente smarrite, se questo è il caso il sottoscritto è pronto a fornirne copia. In ogni caso restando in attesa di una doverosa correzione si provvederà a segnalare il fatto alle autorità competenti INPS compresa”.