Nettuno- L’opposizione lascia l’aula. “Al Prefetto spiegheremo questi 6 mesi di errori”

sala-occupataPoco dopo aver parlato alla città e ai cittadini, con una conferenza stampa, i consiglieri d’opposizione Fabrizio Tomei, Genesio D’Angeli, Lorenza Alessandrini e Claudio Dell’Uomo hanno lasciato l’aula consiliare occupata lo scorso 19 dicembre. Nove giorni di occupazione – con tanto di brindisi il giorno di Natale – in cui hanno atteso un confronto con il sindaco Angelo Casto che non è arrivato, come spiega il consigliere Tomei. “Chiedevamo attenzione dal sindaco, che in tutti questi giorni non si è mai affacciato per confrontarsi con noi e vedere la situazione. Lo abbiamo visto entrare dieci minuti poco prima di Natale, poi più nulla. Un sindaco part time non serve a questa città, che caso mai avrebbe bisogno di tre sindaci per risolvere tutti i problemi che ci sono. Abbiamo terminato l’occupazione perché siamo riusciti ad ottenere, dopo le feste, un incontro con il Prefetto, al quale spiegheremo questi sei mesi di errori della giunta Casto. L’Anagrafe, le casette di Natale, le nomine della Poseidon, che è diventato il bancomat del Comune, la nomina del vicesindaco. Al sindaco continuiamo a chiedere di riaprire l’anagrafe di Tre Cancelli, di valorizzare le periferie, invece di accentrare come sta facendo lui, ed anzi di aprirne una a Sandalo, una a Cadolino e una in ogni quartiere. Non vediamo dove sia tutto questo risparmio. L’ufficio di Tre Cancelli è del Comune e non si paga neanche l’affitto. Sentiamo dire che si vogliono abbattere i costi, ma allora tutto è un costo, anche tappare una buca. Casto ha rinunciato al suo stipendio ma avrebbero dovuto farlo anche i consiglieri e il presidente del consiglio. Sappiamo tutti che il sindaco ha rinunciato perché lavorando non ne ha diritto. Siamo stanchi di tutto questo”.