I chiarimenti della Capo D’Anzio sulla vicenda degli ormeggiatori che accusano la società di ritardi nei pagamenti per due mensilità.
“La Società, in risposta ai quesiti posti pubblicamente dagli ormeggiatori e dalla stampa circa il mancato pagamento dei corrispettivi dei servizi resi dalle Cooperative, precisa che la decisione di sospendere detti pagamenti non è il frutto una scelta discrezionale e non è dovuta ad incapacità economica di far fronte all’impegno, come si tenta di accreditare, ma è determinata dall’obbligo di legge di salvaguardare il credito che la Capo d’Anzio, e quindi la collettività dei cittadini, ha maturato nei confronti delle Cooperative a titolo di risarcimento per la tardiva riconsegna delle aree portuali.
La Società ha più volte tentato di avviare un colloquio con il legale delle Cooperative, ma ha avuto come unica risposta una comunicazione di netto rifiuto di riconoscere quanto dovuto, neppure in forma dilazionata o di accordo bonario, come pure la Società aveva auspicato.
La Capo d’Anzio si è trovata dunque nell’obbligo di legge di tutelare il patrimonio erariale, senza possibilità di diversamente operare.
Per quel che concerne gli aspetti sociali della vicenda, la Società sin dal 2015 ha offerto al personale impegnato nelle Cooperative di trovare soluzioni temporanee per la salvaguardia dell’occupazione, al fine di tutelare le famiglie degli operatori.
La Società Capo d’Anzio S.p.a., impegnata a portare finalmente a compimento un obiettivo di fondamentale rilievo per l’economia dell’intera Città, non può attendere ulteriormente, ed è per questo determinata a far rispettare le norme di legge nell’interesse di tutti, specie ora che il Ministero dell’Ambiente ha finalmente dato il consenso alla realizzazione dell’opera.
Le dichiarazioni minacciose apparse sui social per gettare discredito sulla Società e per intimidirne l’azione sono il segnale che la Società è nella gusta direzione, e verranno pertanto fermamente contrastate”.