“Sempre più spesso ci lamentiamo di furti, di truffe, di azioni di vandalismo, ma quanti di noi, oltre a manifestare la propria disapprovazione su Facebook si sentono pronti a metterci la faccia? Riscontriamo piuttosto sempre di più comportamenti rassegnati se non omertosi”. A parlare è Giulio Verdolino, referente di Terra Nostra – Italiani con Giorgia Meloni, Nettuno . “Eppure un valido strumento di prevenzione contro il malcostume e la criminalità, che presuppone una partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione attiva con le forze di polizia è rappresentato dal <Controllo del Vicinato>.
Questa attività di sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone, non vuole sostituirsi all’attività di controllo delle forze dell’ordine, ma vuole fornirle un contributo prezioso dato dall’osservazione e dalla segnalazione di situazioni anomale e/o sospette. In parole povere non cerchiamo ronde, né giustizieri privati, ma cittadini attivi, pronti ad aiutare il vicino e a chiamare le forze dell’ordine per difendere la propria sfera personale e quella altrui.
Il controllo del vicinato consiste in questo: tenere gli occhi aperti, accorgersi di qualcosa di anomalo e segnalarlo in tempo reale al 112 e agli altri cittadini, iscritti a un gruppo di Whatsapp.”
“Al Comune non costa nulla – precisa Verdolino – salvo l’eventuale spesa per cartelli a scopo di deterrenza, con l’avviso che è attivo il controllo del vicinato. Infatti anche se il sistema funziona a mezzo del volontariato, tutto diventa maggiormente efficace se c’è un cappello di istituzionalità. E per questo, chiediamo una delibera in tal senso per la condivisione del metodo. Vogliamo che tutti i cittadini riscoprano il senso civico assopito.”
Anche il Consigliere Regionale Lazio (Fratelli d’Italia) Fabrizio Santori è intervenuti sull’argomento: “Il Controllo di Vicinato può essere la soluzione ad una esigenza di maggiore sicurezza percepita. Già sperimentato in numerosi comuni con esisto positivo, addirittura alcune amministrazioni hanno previsto una App ad hoc. In alcuni casi tale operazione può consentire anche ai servizi sociali comunali di intervenire prima che situazioni delicate e di disagio portino a conseguenze irreparabili. Si pensi a disagi familiari, maltrattamenti di minori e violenza di genere. Questa soluzione, in definitiva, aumenta il senso di appartenenza alla collettività e determina conseguentemente un maggior senso di affiatamento e sicurezza all’interno della comunità che la adotta”.