Il Consiglio Comunale di Aprilia dichiara l’illegittimità delle deliberazioni della Conferenza dei Sindaci dell’Ato4,”La Regione non archivi indagine su Acqualatina” lo chiede Zaratti SEL

Il Consigliere Zaratti di Sel

Mentre il Consiglio Comunale di Aprilia dichiara l’illegittimità delle deliberazioni della Conferenza dei Sindaci dell’Ato4, l’ex assessore Zaratti chiede alla regione di non archiviare l’indagine su Acqualatina

L’ex Assessore Zaratti:Caro Assessore, in considerazione del mancato adeguamento della convenzione di gestione dell’Ato4 allo schema tipo approvato dalla Regione Lazio, ti chiedo di respingere la richiesta della segreteria tecnica dell’Ato in merito all’archiviazione dell’indagine amministrativa regionale di cui alla delibera 883 del 28 novembre 2008“. Inizia così, riferisce una nota, la lettera che Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia e libertà alla Regione Lazio, ha indirizzato all’assessore all’Ambiente Marco Mattei. “Proprio ieri – dice Zaratti – il Comune di Aprilia ha giustamente deliberato la non ratifica dello schema di convenzione che l’assemblea dei Sindaci aveva approvato lo scorso ottobre, perché le modifiche apportate non erano sufficienti a riconfigurare la convenzione di gestione allo schema tipo regionale. Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello di Acqualatina alla precedente sentenza del Tar, aveva confermato come le modifiche apportate alla convenzione nel 2002 e nel 2006 erano rilevanti, tanto da mettere in seria discussione la posizione ordinamentale della Regione. La protervia e l’ostinazione dell’Ato4 impone alla Regione di continuare a esercitare la propria potestà regolamentare e di controllo”. “Per questo – scrive il consigliere Zaratti all’Assessore Mattei – ti chiedo, come parte resistente nel giudizio amministrativo, di promuovere presso il Consiglio di Stato la richiesta di un provvedimento di ottemperanza nei confronti dell’autorità di ambito, affinché rimetta immediatamente ordine nella convenzione di gestione adeguandola allo schema tipo regionale”. “Questo è uno degli elementi – conclude Zaratti – che risolve in parte le contestazioni mosse dalla Regione nell’indagine amministrativa che tuttora rimane in campo”.

Comune di Aprilia Gestione del servizio idrico, il Consiglio comunale dichiara l’illegittimità delle deliberazioni della Conferenza dei Sindaci dell’Ato4.

Si sono conclusi alle 21 di ieri sera i lavori del Consiglio comunale convocato dal presidente Bruno Di Marcantonio alle 17 in aula consiliare ad Aprilia. A tenere banco, principalmente, sono stati i due punti all’ordine del giorno riguardanti la gestione del servizio idrico integrato, con l’assise che ha approvato le dichiarazioni di illegittimità delle deliberazioni n. 3 e 4 assunte lo scorso 11 novembre dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato4, la prima relativa al metodo di determinazione della tariffa per il servizio idrico, la seconda sull’adeguamento della convenzione di gestione di Acqualatina agli standard della convenzione tipo regionale. Le delibere del Consiglio comunale sono state approvate all’unanimità dei presenti (la coalizione di maggioranza e il Pd, mentre il resto dell’opposizione ha abbandonato la seduta non prendendo parte al voto): consequenzialmente al sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio è dato mandato di agire, se necessario anche nelle sedi giudiziarie opportune, al fine di fare accertare l’illegittimità degli atti della Conferenza dei Sindaci. «Ancora una volta, dopo le determinazioni dell’aprile del 2010 – ha commentato il sindaco di Aprilia – sottolineo come la coalizione civica e l’esecutivo che rappresento si siano comportati con linearità amministrativa, in totale ossequio al programma politico con il quale ci siamo presentati al giudizio dell’elettorato. Quando il sottoscritto ha deciso di abbandonare la seduta di Conferenza dei Sindaci dello scorso 11 novembre, c’era la consapevolezza che quelle proposte deliberative non apparivano a sostegno della collettività, ma ancora una volta a difesa dell’interesse di questa società privata cui è stata affidata la gestione del servizio idrico. E la dimostrazione non ha tardato a manifestarsi: se l’esito del Referendum non fosse stato aggirato le tariffe avrebbero subito già una prima diminuzione. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda le modifiche alla convenzione di gestione. Non si tratta certo di modifiche tali da uniformare il contratto Acqualatina alla convenzione tipo e le criticità dichiarate dal Comune di Aprilia e dalla Regione Lazio, confermate tra l’altro dal Consiglio di Stato, permangono tutte. Se così non fosse stato, anche le tariffe sarebbero state adeguate agli standard e le bollette, di conseguenza, meno care per i cittadini». Il capo dell’amministrazione apriliana ha voluto anche commentare l’esito del voto, di chiara natura politica. «Prendiamo atto ancora una volta – ha detto il sindaco Domenico D’Alessio – che l’opposizione di centrodestra non ha partecipato al voto, lasciando l’aula consiliare. Adducendo scuse e pretesti ormai fuori tempo massimo, come quella di dover approfondire gli atti, l’opposizione ha dimostrato di non volere o non sapersi assumere la responsabilità di esprimere anche un voto contrario. Si è trattato di un atteggiamento pilatesco, dettato nuovamente dalla volontà di assecondare la disciplina imposta dal partito e non perseguire l’interesse collettivo».