“Stiamo assistendo in questi giorni a delle vergognose speculazioni politiche riguardo gli impianti di biometano previsti nella zona Sacida”. Lo dichiara in una nota il consigliere comunale Liberi di Cambiare Marco Maranesi. “Capisco che ormai è partita la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative che si svolgeranno il prossimo anno, ma non accettiamo imposizioni da parte di nessun movimento politico e non ci facciamo dettare l’agenda politica da nessuno soprattutto da chi, nell’ultimo anno, ne ha fatto una propria fortuna politica, mettendo avanti la preoccupazione per la salute dei bambini che frequentano la scuola elementare nel quartiere Sacida e poi vengono in commissione ambiente dicendo la verità e cioè che hanno paura che il valore commerciale dei propri immobili subisca una forte devalorizzazione commerciale.
Alla faccia della preoccupazione per la salute dei bambini.
Non possiamo assistere a questa continua campagna mediatica, diffamatoria e strumentale da parte di alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle che stanno usando il tema degli impianti di biometano per prepararsi la campagna elettorale addirittura con informazioni false e speculatorie senza preoccuparsi di atti di una importante preoccupazione che vengono fatti nei comuni dove amministrano.
Il Sindaco Bruschini ha deciso di emettere un’ordinanza appellandosi al principio di precauzione che gli uffici e i legali stanno predisponendo, un’ordinanza la cui responsabilità è tutta in capo al Sindaco stesso che risponderà personalmente di eventuali richieste di risarcimento da parte delle società proprietarie dei futuri impianti.
E’ l’ennesimo tentativo da parte del Sindaco di bloccare gli impianti che sono autorizzati da enti sovra comunali con tanto di parere autorizzativo A.S.L., A.R.P.A. e Ministero della Salute enti predisposti dallo Stato alla tutela della salute dei cittadini e sui quali il Comune di Anzio non ha nessun potere.
Anche se l’Assessore Placidi avesse dato parere negativo del Comune di Anzio alla conferenza dei servizi e la maggioranza degli enti chiamati in causa avesse dato il parere positivo, l’impianto di biometano di Via della Spadellata si sarebbe comunque fatto con o senza Comune di Anzio perché sono impianti incentivati da leggi nazionali e regionali in cui il Comune viene chiamato in causa in maniera marginale.
Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere fare, compreso il ricorso al T.A.R. del Lazio che ci ha visti perdenti facendoci assistere da uno dei più grandi avvocati di Roma qual è il prof. Malinconico lo stesso che ha già informato il Sindaco che anche l’ordinanza con il principio di precauzione non riuscirà a bloccare il processo di costruzione di questi impianti e molte sentenze di altri T.A.R. ne sono la conferma con l’annullamento dell’atto.
Le ipocrisie politiche le lasciamo ai populisti, noi responsabilmente ci stiamo occupando di amministrare per quanto possibile una Città che come tutte le altre città d’Italia ha enormi difficoltà economiche e di sviluppo oltre che gestionali e siamo obbligati a muoverci secondo le leggi che sono uguali per tutti”.