Aprilia. Inchiesta parcelle gonfiate, Terra dà la colpa all’avvocato Martini

Consiglio comunale teso quello di ieri. Il Sindaco: “Se c’è un errore nelle fatture è dell’avvocato Martini, io non c’entro”

Il sindaco Antonio Terra e la consigliera di opposizione Carmen Porcelli
Il sindaco Antonio Terra e la consigliera di opposizione Carmen Porcelli

Come avevamo previsto quello di ieri ad Aprilia è stato un consiglio comunale di fuoco. A tenere banco per tutta la prima parte dell’assise è stata la vicenda dei presunti rimborsi legali gonfiati, un’indagine della Procura di Latina che coinvolge il sindaco Antonio Terra oltre a due ex amministratori e l’avvocato di Fiducia del sindaco Antonio Martini, con l’accusa di truffa e falso ideologico.

Durante il suo lungo e articolato intervento il sindaco Antonio Terra ha ribadito la propria estraneità ai fatti di cui è accusato, sottolineando di non avere alcuna responsabilità nell’emissione di fatture non corrispondenti alla realtà. “Con l’assoluzione- ha detto- la corte dei conti stabilì  che il Comune doveva liquidare a favore dell’avvocato 10 mila euro, ma gli onorari dei legali possono essere maggiori rispetto a quanto stabilito dal giudice. La parcella presentatami da Martini e ritenuta congrua dal Consiglio dell’ordine era di 23mila euro, ma lui alla fine ne ha presi 21 mila. Dagli atti delle indagini- ha continuato Terra- emergerebbe che due fatture che mi riguardano e altre riguardanti gli altri due assistiti riportino cifre inferiori rispetto alle fatture consegnate al Comune di Aprilia. Non so perché l’avvocato ha prodotto fatture con importi diversi e non vedo perché avrei dovuto saperlo. La responsabilità comunque non può ricadere su di me”.

Agguerrita come sempre il consigliere Carmen Porcelli, la quale dopo una serie di interrogazioni e richieste di accesso agli atti presentate nel 2015 ha presentato l’esposto in procura da cui è scaturita l’indagine. “Il sindaco- ha detto la Porcelli – non ha sbagliato nell’esercizio delle sue funzioni, ma per interesse personale. E’ come se un padre di famiglia prendesse i soldi dei figli. Ad affermarlo è la nota della questura, che parla di fatture parzialmente contraffatte e gonfiate, ma voi, alla luce di ciò, anziché porvi il problema di coscienza avete continuato ad affidare incarichi all’avvocato Martini, che tra l’altro si è occupato anche del pasticcio di via Gorgona.  In due anni questo avvocato ha percepito 150mila euro dal Comune di Aprilia, incarichi che avete deciso di non revocare. Il comunicato della maggioranza, dal quale in silenzio molti membri della vostra coalizione hanno preso le distanze è assurdo. Terra deve dimettersi”. “Oggi- ha detto il consigliere di opposizione Nello Romualdi- usate Martini come capro espiatorio, ma se come afferma il sindaco l’avvocato ha commesso un illecito presentando fatture più basse rispetto alla cifra iniziale, allora gli incarichi andrebbero revocati”. “