Aprilia Multiservizi, conti da chiarire oltre lo scioglimento

La consigliera comunale Carmen Porcelli: “L’amministrazione ci spieghi se sono state presentate le controdeduzioni al Mef”

Il consigliere di Primavera apriliana Carmen Porcelli
Il consigliere di Primavera apriliana Carmen Porcelli

“E’ stato predisposto un piano di razionalizzazione per le società municipalizzate del Comune di Aprilia? Le controdeduzioni che il Mef attende in merito alla relazione che l’ispettore della Ragioneria Generale dello Stato che ha evidenziato oltre venti irregolarità nella gestione della Multiservizi, sono state predisposte ed inviate? Nonostante di questi atti non venga data alcuna notizia, dall’albo pretorio on line apprendiamo l’ufficializzazione delle nomine del collegio dei liquidatori e, a meno di una settimana, anche l’avvio del processo di trasferimento dei servizi inerenti la manutenzione del verde pubblico e il supporto alla riscossione della tassa sui rifiuti: come mai questa fretta? Non è possibile percorrere questa strada senza aver programmato con chiarezza e conti alla mano la gestione di alcuni servizi fondamentali dell’azienda”.

La consigliera comunale Carmen Porcelli interviene sull’avvio della liquidazione della azienda Multiservizi dopo che nei giorni scorsi la giunta municipale, con la delibera n. 83 del 16 marzo 2017, ha proceduto all’atto di nomina del collegio dei liquidatori dell’Asam, (Daniele Giuncato, presidente del collegio, Maurizio Loreto Ottaviani e Davide Di Battista) ma ha altresì stabilito le direttive secondo le quali l’organo dovrà procedere alla liquidazione dell’Asam.

L’ufficializzazione della nomina di Giuncato, professionista già noto per precedenti incarichi conferitigli dal Comune di Aprilia, aveva già fatto muovere qualche interrogativo al consigliere poiché ne metteva in discussione l’opportunità. “E’ del tutto evidente il conflitto tra le due posizioni di Giuncato indicato dal Comune  quale arbitro nella vicenda delle fatture n. 39 e n. 40 (oggetto di un mio esposto) e quindi colui che dovrà stabilire se la Asam ha diritto a pretendere il pagamento degli oltre 3 milioni di euro, e la nomina di presidente del collegio dei liquidatori e quindi colui che dovrà intervenire per salvaguardare l’integrità del patrimonio sociale per poi pagare i debitori. Due incarichi che stridono tra loro”.

Per tornare all’atto di nomina del collegio, questo richiama diversi provvedimenti a partire dalla delibera n. 29 del 6 maggio 2011, la delibera con la quale sono stati approvati i bilanci Asam 2003 – 2010 e stabiliti gli indirizzi per la riorganizzazione dell’azienda e dei servizi erogati per conto del Comune di Aprilia, fino alla ultima di consiglio comunale, la n. 6 del 10 febbraio 2017, con la quale la maggioranza del sindaco Terra ha deciso la liquidazione della Multiservizi.

“Della delibera n. 29 del 2011 però – scrive in una nota stampa l’esponente dell’opposizione –  viene dimenticato un particolare non di secondaria importanza e cioè che con un’altra delibera, la n.89 del 21 dicembre 2010, il Comune di Aprilia aveva deciso di procedere alla trasformazione di Progetto Ambiente Spa in società mista tramite la selezione, quindi una procedura ad evidenza pubblica, di un socio privato a cui conferire specifici compiti operativi; pertanto nella stessa delibera si decideva di accorpare l’affidamento del servizio di igiene ambientale tenuto conto della possibile complementarietà gli interventi di manutenzione del verde ed i servizi cimiteriali da effettuarsi nell’ambito della procedura di trasformazione di Progetto Ambiente srl in società mista, nonché di aggregare i servizi di asfaltatura e segnaletica, di gestione dei parcheggi, di pulizia nonché di manutenzione idraulica e termica. Su questo ultimo punto ho chiesto conto al sindaco e alla giunta in consiglio comunale, ma nessuna indicazione precisa in tal senso è arrivata da parte loro, lasciando a mio avviso aperto un pesante interrogativo anche sul futuro dell’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento per conto del Comune di Aprilia. In ragione del fatto che proprio oggi, 22 marzo 2017, il dirigente del settore Finanze ha inviato alla dirigenza della Asam e della Progetto Ambiente una richiesta di dati per l’avvio del processo di trasferimento dei servizi inerenti la manutenzione del verde pubblico e il supporto alla riscossione della tassa sui rifiuti, mi chiedo e chiedo per l’ennesima volta al sindaco Terra: è stato o non è stato realizzato un piano di razionalizzazione delle aziende municipalizzate?”.

Il Testo Unico in materia di società partecipate dalla Pubblica Amministrazione, incarnato dal decreto legislativo del 19 agosto 2016, n. 175 ed entrato in vigore il 23 settembre, reca con sé un vero e proprio riordino del sistema delle società partecipate attraverso l’adeguamento degli statuti sociali, (adempimento che andava effettuato entro il 31 dicembre 2016 e al quale il Comune ha provveduto il 22 dicembre 2016) e la ricognizione straordinaria delle partecipazioni che gli enti sono chiamati ad effettuare entro il 23 marzo 2017.

“Questo ultimo adempimento – aggiunge la consigliera Porcelli – è previsto dall’art. 24, Revisione straordinaria delle partecipazioni dell’Ente, ed è in realtà un aggiornamento del Piano di razionalizzazione, che il Consiglio Comunale di Aprilia in questo caso non ha ancora provveduto ad adottare. La relativa delibera va trasmessa al Mef e alla sezione regionale della Corte dei Conti regionale”.

“A questo proposito – continua il consigliere Porcelli- mi chiedo cosa ne è stato delle controdeduzioni da inviare al Mef sulla relazione dell’ispettore che ha evidenziato venti irregolarità nella gestione della Asam: nonostante sulla questione si sia riunita anche una commissione finanze nel mese di gennaio, ad oggi non siamo venuti ancora in possesso della documentazione. Lecito chiedersi: ma è stata predisposta ed inviata la relazione contenente le controdeduzioni?”.

 “Infine mi auguro che quanto prima – conclude la consigliera di Primavera Apriliana –  il presidente della Commissione Trasparenza venga in possesso della documentazione richiesta sulla Asam, comprese le fatture pagate per il settore sociale, poiché è necessario scandagliare i conti dell’azienda in tutti i suoi settori di competenza e questo al fine individuare le criticità ed eventualmente il cattivo impiego di risorse. Troppe cose si danno per scontate, mentre non si riflette sul destino di oltre 220 dipendenti”.