Sul problema dell’insabbiamento del porto intervengono, in due diverse note, la portavoce di Città Futura Anzio Chiara Di Fede e il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori. Chiedendo con urgenza un intervento della Regione Lazio.
“L’economia della città di Anzio – dice Di Fede – da sempre è legata al florido e tradizionale settore ittico. Un settore già provato dalle recenti manovre del governo e dall’UE a causa delle quali i pescatori anziati, meno di due settimane fa, hanno scioperato nelle piazze romane. Ora, come ogni anno, piomba sui lavoratori l’emergenza insabbiamento del porto, problema gravoso che rischia di paralizzare il settore e su cui la Pisana sembra non volersi soffermare, nonostante sia stato richiesto dalla Capo d’Anzio s.p.a. uno studio per efficaci e duraturi interventi. Il rischio concreto è che i pescherecci possano subire danni nelle manovre di uscita e di entrata dal porto e che quindi debbano attuare un fermo per ragioni di sicurezza. Per questo abbiamo chiesto al consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori, di sollecitare un intervento immediato da parte della Regione attraverso l’invio, seppur tardivo e riparatore, di una draga che consenta di ripristinare le condizioni di sicurezza dell’area”.
“Sosteniamo con convinzione – spiega Santori – la richiesta ricevuta da parte della portavoce di Città Futura Anzio, Chiara Di Fede, per un intervento veloce ed efficace da parte del Consiglio regionale del Lazio sul caso dell’insabbiamento del porto di Anzio. Porteremo le istanze di questo territorio alla Pisana perché riteniamo imprescindibile risolvere un’emergenza che rischia di mettere in ginocchio la maggiore fonte economica locale, ovvero il mercato ittico e il suo indotto per la cui qualità Anzio è famosa ben oltre i confini regionali. Non possiamo permettere che un patrimonio di questo livello possa essere disperso a causa della pigrizia e dell’inefficienza del presidente Zingaretti e della sua maggioranza. Di conseguenza ci impegneremo affinché possano essere messi in atto tutti quei provvedimenti di tutela e rilancio del comparto della pesca, partendo proprio dall’eliminazione del rischio insabbiamento del porto anziate, principale luogo commerciale di questa importante località marittima laziale”.