Rosalba Esposito, presidente del Movimento Civico Città Futura, interviene sul problema della carenza di personale medico al centro trasfusionale di Anzio. “Il pianeta sanità della provincia di Roma soffre di un terribile male: la carenza di personale che inficia grosse fette dei servizi erogati e non ultimo quello relativo alla donazione del sangue.
Infatti è notizia di questi giorni che il centro trasfusionale dell’ospedale di Anzio sarà drasticamente ridotto (donazioni programmate) per la mancanza di personale medico in servizio, che costringe a indebolire un servizio fondamentale. E’ un atteggiamento irrispettoso nei confronti dei donatori che volontariamente si mettono a disposizione per aiutare e per sopperire alla grave carenza di sangue della nostra Regione – afferma – e tutto ciò ci allerta e desta preoccupazione, confermando lo stato di precarietà del presidio ospedaliero. Città Futura ritiene che questa situazione contrasta con i numerosi appelli alla donazione diramati periodicamente, soprattutto durante l’approssimarsi del periodo estivo ed in occasione di fatti di estrema gravità. Ci troviamo dinanzi alla paradossale situazione dove i donatori ci sono, i laboratori per ricevere il sangue no.”
“Questa emergenza – continua Rosalba Esposito – incide su tutta la catena della donazione: dai volontari, ai quali vanno garantite le migliori condizioni, ai pazienti, che sono i beneficiari finali. Abbiamo sollecitato i nostri referenti acchè pongano in essere azioni a rimedio garantendo il regolare ed efficiente funzionamento del Centro”.
Anche Fabrizio Santori – Consigliere Regionale FdI è intervenuto sulla problematica: “Apprendo con preoccupazione la notizia della riduzione dei giorni in cui poter donare sangue presso il centro trasfusionale di Anzio, a causa della mancanza di personale medico necessario. Un servizio di vitale importanza, alla luce della continua carenza di sangue e della conseguente richiesta di donazioni. Eppure risale ad una settimana fa il rapporto sulla Sanità del Lazio presentato da Zingaretti che snocciolava dati e annunciava un futuro roseo grazie a un bilancio in attivo e risanato, che contrasta con la realtà di oggettive carenze delle strutture anche in provincia di Roma. La questione del centro trasfusionale di Anzio, dunque, sarà portata all’attenzione del Consiglio regionale dove verrà portata all’attenzione del presidente Zingaretti e della sua maggioranza.”
“La grave situazione che sta compromettendo il servizio di donazione ad Anzio deve essere affrontata con urgenza dalla Regione Lazio, che non può permettersi di perdere nemmeno un attimo quando di mezzo c’è un servizio fondamentale per la vita delle persone come questo. Soprattutto a ridosso della stagione estiva, quando sfortunatamente si registra l’emergenza sangue, con il picco negativo delle donazioni. E’ urgente intervenire per garantire una copertura più ampia possibile di queste prestazioni, che rischiano di essere compromesse per la superficialità del presidente Zingaretti al quale chiederemo un intervento risolutore sul caso”.