Una risposta che solleva ancora più dubbi. “Giunge tardivo, e solo dopo un nostro esposto all’ANAC per l’omessa risposta, l’esito della richiesta di accesso agli atti inoltrata il 1 Febbraio scorso per capire cosa avesse disposto il Comune in merito alle contestazioni, del luglio 2015, sollevate dal Ministero dell’Economia e delle finanze (Ragioneria generale dello Stato) che aveva rilevato irregolarità e disfunzioni, respingendo buona parte delle risposte fornite dall’amministrazione comunale – dichiara in una nota Chiara Di Fede, portavoce di Città Futura Anzio – Chiedevamo: le disposizioni date dal sindaco; le misure adottate dagli uffici; le iniziative messe in atto per il recupero delle somme dovute al Comune di Anzio. Nella risposta, pervenuta in data odierna, che pubblichiamo, ci viene negato l’accesso causa attività ispettive in corso. Buono a sapersi, soprattutto perché ci è ignota la natura di tali attività e le motivazioni, sinora taciute. Il mistero si infittisce…nel disinteresse generale di chi dovrebbe essere preposto al controllo e che dovrebbe rappresentare i cittadini in consiglio comunale”.