“Questa storia deve finire, mi rivolgerò al Prefetto per essere tutelato nell’esercizio della mia funzione”. A parlare è il consigliere comunale Umberto Succi, dopo i recenti articoli di stampa che hanno riguardato la struttura immobiliare di proprietà della famiglia Succi che ad Anzio ospita dei richiedenti asilo. Nelle settimane scorse il consigliere regionale Fabrizio Santori, accompagnato da una delegazione di Città Futura Anzio, aveva effettuato un sopralluogo nell’ex hotel presentando una serie di denunce. Dopo la replica della proprietà arriva quella di Umberto Succi che parla in qualità di consigliere comunale e denuncia “un accanimento che sta diventando una sorta di stalking nei confronti miei, della mia famiglia e dell’incarico che ricopro. Sto subendo questi attacchi solo perché siedo in Consiglio e di conseguenza si sta strumentalizzando la vicenda della struttura per attaccare, di riflesso, l’amministrazione comunale. Quando questi signori dicono che gli immigrati non sono tutelati nella struttura cosa intendono dire? Che se fossero ospitati altrove allora andrebbe tutto bene? Questo è stalking. Sono stato eletto dai cittadini e non intendo subire intimidazioni di sorta. Vogliono forse mettermi nelle condizioni di avere paura? Santori chiede di visionare i documenti al Prefetto. Bene, io chiedo allo stesso Prefetto di essere tutelato nello svolgimento della mia funzione. Voglio poter fare politica nella libertà più assoluta. Stanno infamando una persona per attaccare l’amministrazione e questo io non lo posso più consentire. Di conseguenza mi rivolgerò alle sedi competenti”.