E’ stato un successo il convegno sulla legalità tenutosi ad Anzio questa mattina. Nonostante il boicottaggio del Sindaco di Bruschini, che non aveva voluto concedere l’uso della sala consiliare, oltre 200 persone hanno affollato la sala conferenze del Serpa hotel. Organizzato da Sinistra Italiana sez.Anzio-Nettuno e del Meetup “Grilli di Anzio” il convegno:” legalizzAnzio- indagini, rapporti, processi: il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel litorale romano”. L’iniziativa ha rappresentato un momento di discussione e riflessione sul fenomeno criminale. A discutere dell’argomento: Alberto Spampinato, giornalista, direttore Ossigeno per l’informazione, Andrea Palladino, giornalista de Il Fatto quotidiano, Giancarlo Ceci, tecnico ambientale, il Sen.Luigi Gaetti, vicepresidente commissione parlamentare antimafia, Sen. Elena Fattori del M5S, il Sen. Massimo Cervellini di SI. Moderati da Elisabetta Bonanni, cronista.
Il giornalista Andrea Palladino ha detto tra l’altro: “Per la direzione antimafia di Reggio Calabria si è costituito un triangolo, ovvero tra le famiglie- le cosche, con i sistemi massonici e la cultura neofascista. Quando si passa dalla prima alla seconda repubblica si fa un alleanza tra questi diversi gruppi: la massoneria, l’eversione nera, la ndrangheta e la camorra. Palladino ha ripercorso in modo dettagliato, il fenomeno del radicamento delle mafie nella nostra regione. Negli anni si sono incontrati vecchi e nuovi sistemi di ‘ndrangheta, vecchie nuove generazioni, famiglie che partono dalla Calabria, come i Gallace, con le loro masserizie e si stabilisco ad Anzio e Nettuno. La ”ndrangheta dopo un po di tempo -negli anni 80- fa un passo importante, iniziano i sequestri di persona e con i proventi inizia a investire nel narcotraffico. Iniziano gli investimenti sui territori con la creazione di imprese, che fanno una concorrenza sleale alle imprese oneste, con l’acquisto di attività e negozi. I mafiosi arrivano ad Anzio perché qui si investe bene e non si è visibili, nessuno li conosce. Per decenni quasi nessuno sapeva chi fossero, l’invisibilità per loro è stato un poker d’assi”.
Per il senatore Cervellini” Abbiamo le spalle larghe rispetto agli insulti, scattati in assenza di argomentazioni, che ci siamo presi dal sindaco di Anzio. Si finge un’inaccettabile ignoranza di fronte ad un quadro definito inquietante dal Ministero degli Interni e dalla prefetta di Roma, con presenza diffusa di organizzazioni mafiose. Ciò che distingue le organizzazioni mafiose rispetto a quelle criminose comuni è il loro prioritario obiettivo di occupazione della politica e delle istituzioni. Non è possibile fare ‘Alice nel paese delle meraviglie’. Per questo è fondamentale il ruolo dell’informazione che ci da gli strumenti per capire. A chi ci ha dato dei ‘disturbati mentali’ rispondo come vice presidente della Commissione Lavori pubblici: sulle vicende degli appalti, la politica fa la differenza rispetto agli indirizzi che fornisce ai funzionari. Sulle Biogas il ministro Galletti ha dato risposte significative alla nostra interrogazione: per questo voglio capire che opinione ha il sindaco sugli impianti, rispetto ai quali una volta da parere favorevole e un’altra si avvale di una determina.
Non solo ad Anzio, ma sull’area vasta del litorale sud di Roma, oltre alle palesi infiltrazioni criminali, persistono atti intimidatori. Con il tessuto delle associazioni locali e delle forze politiche vinceremo la battaglia se, anche con opinioni diverse, saremo tutti dalla stessa parte. Rispetto all’inquietante presenza delle più importanti famiglie di camorra e ‘ndrangheta, alcune delle quali proprio ad Anzio, nessuno potrà dire che non sapeva. Noi abbiamo il dovere, non solo il diritto, di porre interrogazioni”. E’ significativo-ha aggiunto il senatore– che siano arrivate proprio ora le risposte a due nostre interrogazioni, una sulle Centrali Biogas e l’altra sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Noi dobbiamo fare la nostra parte: possiamo modificare elementi, fermare storture e soprattutto rappresentare ai pubblici amministratori che non sono isolati. Questo è fondamentale di fronte a presenze mafiose che sul territorio cercano il dominio.”
L’on. Luigi Gaetti, vicepresidente commissione parlamentare antimafia ha detto: Nell’audizione che faremo a metà maggio, ascolteremo il ministro degli Interni, il Prefetto di Roma, la Procura di Velletri e tutte le forze di polizia per capire cosa sta succedendo su questo territorio che risente di infiltrazioni della criminalità organizzata. Anche in considerazione di numerose interrogazioni parlamentari su contiguità tra politica e criminalità”.
Per la senatrice Fattori: Queste interrogazioni fatte da tre forze politiche nascono da una serie di episodi intimidatori avvenuti sul territorio di Anzio. Che danno l’idea che la criminalità organizzata e ben radicata. La lunga relazione del Ministero degli Interni fa tutta la storia di Anzio dagli anni 80 fino ad oggi, e vede la presenza i vari tipi di mafie che in questo territorio vivono e fanno affari. Dopo l’incendio della macchina del vicesindaco Zucchini, decideremo di fare questa interrogazione, per chiedere una commissione di accesso, per capire se ci fossero delle infiltrazioni in comune, questo per proteggere l’amministrazione. Se una persona è a posto con la coscienza e il suo operato, non deve temere che il ministro degli Interni invii una Commissione d’inchiesta”. Sugli impianti biogas la Senatrice ha detto: questi impianti biogas godono degli incentivi statali ma danneggiando la salute dei cittadini”.
In sala oltre ai rappresentanti di comitati e associazioni antimafia, la presenza del segretario del Pd di Anzio Gianni De Micheli e del sindaco di Nettuno Angelo Casto.