SI: “Necessario intervento del Prefetto. Chi è responsabile ne risponda penalmente, gli altri a casa per incapacità”
Riceviamo e pubblichiamo
“Lo scorso 19 giugno abbiamo inviato tramite posta elettronica certificata una richiesta al Comune di Anzio per poter visionare il “regolamento per la locazione e concessione in uso degli immobili comunali”, il quale sarebbe stato approvato ad ottobre 2015 dal consiglio comunale secondo quanto riportato dal vicesindaco sul sito del comune. Non abbiamo chiesto una sede, abbiamo chiesto di vedere il regolamento per capire se abbiamo o meno i requisiti per chiederla come partito, ma ovviamente non abbiamo mai ricevuto risposta.
Giova ricordare che fino al 2015 diverse associazioni e comitati del territorio si riunivano nella sala Rita Levi Montalcini in piazza Pia. Queste si erano auto organizzate per la gestione della sala, compreso il pagamento delle bollette, la pulizia e i cestini per la differenziata, ma improvvisamente l’Amministrazione decise di riprendersela. La motivazione fu: “E’ una priorità assoluta dell’Ente, ultimato il censimento ed approvato il regolamento, procedere con la regolarizzazione dell’assegnazione dei locali agli aventi diritto”. Tale comunicazione si può ancora trovare sul sito dell’Ente a nome del vicesindaco Zucchini.
Ebbene, a distanza di due anni non solo quelle realtà non hanno più avuto alcuna risposta, non solo il regolamento sbandierato, ammesso che esista, non è mai stato tirato fuori né applicato, ma ci troviamo a dover assistere all’ennesimo scandalo della banda di affaristi che (non) amministra Anzio: gli impianti sportivi adiacenti alla piscina comunale erano gestiti da un privato “vicino” all’amministrazione che non pagava nessun affitto (170 mila euro non versati, più il regime fiscale agevolato nonostante fossero a tutti gli effetti attività commerciali). Tutto ciò a poche settimane di distanza dall’altro scandalo relativo agli impianti sportivi pubblici del Falasche, gestiti dall’Assessore Alessandroni, il quale ha ricevuto dei finanziamenti dal Comune mai restituiti.
Con questo metodo, non solo si uccidono quelle realtà civiche e sociali che sono i migliori anticorpi nei confronti della criminalità organizzata, ma diventa impossibile anche andare a normali elezioni in quanto si controllano bacini di voti enormi con modalità illecite e illegali. Per sconfiggere la dittatura del centro destra è necessaria la buona politica, ma a questo punto diventa necessario anche un intervento del prefetto attraverso la commissione d’accesso: chi è responsabile ne risponda penalmente, gli altri a casa per incapacità”.
Sinistra italiana Anzio – Nettuno, Circolo pepe mujica