“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di episodi spiacevoli dinanzi a bar e supermercati del territorio relativamente a soggetti che, con insistenza, pretendono dagli avventori spiccioli e altre provvidenze”. Così apre una nota stampa del Direttivo di Città Futura.
“Chiediamo un’ordinanza dei sindaci di Anzio e Nettuno contro questa forma di accattonaggio molesto e qualora fosse già esistente la normativa, la sua immediata applicazione.
Oramai la situazione sta diventando insostenibile: esci da un supermercato oppure ti rechi ad un distributore di carburante self service, o all’uscita della Chiesa o del Camposanto, dal centro alla periferia, trovi sempre qualcuno fuori a chiederti qualche spiccio per mangiare.
Una escalation di questuanti che, praticamente, sembrano essersi materializzati a ogni angolo. Quasi a presidio di ogni attività pubblica di commercio.
Sempre più spesso diventano insistenti ed aggressivi, soprattutto nei confronti dei soggetti che sembrano vulnerabili.
Nessuno sa se questo meccanismo è governato e come è governato, ma in altre parti d’Italia sembrano esserci veri e propri racket”.
Occorre entrare nell’ottica che quando la situazione diventa sistematica e sono centinaia di persone a tendere la mano diventa un problema sociale e di percezione di sicurezza, anche a discapito del flusso turistico, del decoro e dell’indotto economico.
Chiediamo ai sindaci di Anzio e Nettuno, Luciano Bruschini e ad Angelo Casto, di organizzare interventi mirati al fine di arginare il fenomeno.