Sinistra Italiana: “Anzio sold out ma in inverno si sopravvive”

20638250_1628698390526347_6168765831824918101_nAnzio sold out, ma il circolo Sinistra Italiana Anzio Nettuno Pepe Mujica dichiara che si può fare di più. “Da più parti si sostiene che Anzio in questo mese di agosto è al completo e ha registrato un picco di
presenze. Non vengono ancora forniti dati ufficiali, ma nel caso fosse confermato, questa ci sembrerebbe
una buona notizia. Infatti, l’ultima cosa che vogliamo è vedere Anzio vuota in piena stagione. Visto il
momento di difficoltà che la città sta vivendo da molti punti di vista, non se lo potrebbe davvero
permettere. Ma crediamo sia importante puntualizzare un paio di cose. La prima è che abbiamo trovato sinceramente inopportune le dichiarazioni del sindaco che attribuivano al lavoro dell’amministrazione il merito di tutto ciò. Se Anzio è bella, vicina a Roma, relativamente economica e offre ottimo pesce il merito è della natura, di 2000 anni di Storia e dei privati che si spaccano la schiena e fanno sacrifici per portare a casa la stagione. Al contrario, ci sembra che l’amministrazione Bruschini stia facendo di tutto per mettere i bastoni fra le ruote, fra gestione dei rifiuti disastrosa, quasi assente manutenzione dei siti di interesse archeologico (tranne poi riscoprirli a pochi mesi dalle elezioni, come nel caso di Vallo Volsco) e naturalistico ed eventi annullati”. La seconda è che crediamo che questo tipo di modello di turismo “low cost” e concentrato soprattutto su due-tre settimane l’anno sia penalizzante per la città. Permette di guadagnare appena quello che basta per sopravvivere all’inverno e obiettivamente grava troppo sulle spalle dei residenti, che devono sopportare i grandi disagi del sovraffollamento. Un modello alternativo in cui le presenze sono distribuite su più mesi l’anno, in cui l’offerta è diversificata e in cui la quantità c’è, ma viene dopo la qualità è possibile ed è già presente in città italiane simili ad Anzio. Noi ci battiamo da sempre per questo e continueremo a farlo. Perché Anzio merita di vivere davvero, non di sopravvivere”.