“Arriva l’ennesimo comunicato 3.0. Dopo aver additato come responsabili del caos rifiuti gli operatori della Camassa Ambiente, divulgando peraltro dati sull’assenteismo subito smentiti dal rappresentante sindacale degli stessi (non erano 34 gli assenti ma 11 su 126 unità, di cui 3 in congedo per malattia grave); dopo aver sbandierato una multa salata alla Camassa ambiente per i disservizi…avendo però dimenticato di mettere per iscritto anche una sola contestazione magari argomentandola in consiglio comunale, ora il Sindaco cala l’asso della rescissione contrattuale con la Camassa….in piena crisi cittadina…senza ancora una volta contestare alla ditta nello specifico ogni singolo punto omesso dall’attuazione del capitolato d’appalto. E se ne è accorto solo ora…guarda caso…dopo anni di disagi, dopo una interdittiva alla ditta che gli avrebbe consentito di procedere con tutte le garanzie di legge alla rescissione e ad un ulteriore affido con contestuale pubblicazione magari di un nuovo appalto rifiuti. Ovviamente l’assessore all’ambiente, che ha dato prova di scarsa capacità amministrativa di settore, resta lì dov’è a garantire la sopravvivenza di una amministrazione che, a parte comunicati e locandine anche d’effetto, nei quartieri non si è vista ed è lontana anni luce dai bisogni reali di una città come la nostra ferma ormai da quasi 10 anni. Che si convochi un consiglio comunale straordinario sul tema perchè vorremmo sentire le ragionate argomentazioni di ogni singolo consigliere…compresi quelli che fino a ieri hanno sempre negato l’evidenza”. Lo dichiara Chiara Di Fede, portavoce Città Futura Anzio.