Nettuno- Un Udc piena di contraddizioni ci ripensa ed esce dalla maggioranza dopo soli 60 giorni

Foto scattata alla firma dell'accordo tra Pd - Idv - Udc ed il Sindaco Alessio Chiavetta

L’Udc di Nettuno continua a sorprende anche chi non riesce più a sorprendersi, neanche 12 mesi con Mario Pitò nuovo segretario del partito e si potrebbe scrivere un libro intero sulle contraddizioni generate dalle scelte politiche sue e del partito:

1)Nell’ottobre del 2011 l’Udc sostenne apertamente Giuseppe Vari come nuovo Presidente dell’Università Agraria di Nettuno, successore allo storico Presidente dell’Ente, Carlo Belleudi. Vari vinse, e Mario Pitò venne nominato “assessore” all’agraria. Ebbene, ad oggi e dopo soli 5 mesi, la città di Nettuno è ricoperta di manifesti dell’Udc che chiedono a gran voce le dimissioni del nuovo Presidente Vari e del nuovo segretario Valter Conte, nominato proprio dalla nuova giunta.

2)Nel gennaio del 2012 l’Udc venne annunciato in maggioranza attraverso un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del comune di Nettuno: “Udc in maggioranza“. La decisione non tenne conto della maggioranza e dei vertici del partito che si opposero fermamente, contestando pubblicamente la decisione poco democratica del nuovo segretario Pitò, che messo alle strette rettifica: “Accordo Chiavetta-Udc, ora tutti lo sconfessano” . Quindi? L’Udc che accordo ha sottoscritto? E perché Luciano Ciocchetti e Gianni Molinari si sono arrabbiati tanto?

3)E’ di poche ore la notizia che l’Udc ci ripensa e si allontana dalla maggioranza “per avviare una profonda riflessione sul futuro dei rapporti con il sindaco e le altre forze politiche di maggioranza”, la comunicazione attraverso una lettera inviata al sindaco Alessio Chiavetta e ai capigruppo dei partiti di maggioranza precisa che in consiglio comunale “si considera libera – si legge – di approvare o meno di volta in volta le proposte e gli atti di Giunta e di consiglio comunale. Mai, neanche una volta – si legge ancora – siamo stati messi a conoscenza del merito delle decisioni della Giunta e di consiglio comunale, non siamo rappresentati nelle commissioni consiliari, non ci è stato consentito di far recepire proposte, né suggerimenti, né indicazioni di alcun genere: dobbiamo desumere che l’Udc, nonostante gli elevati giudizi riservatici all’inizio, nei fatti viene considerato solo forza politica di secondo livello”.

Allora è vero, l’Udc faceva parte della maggioranza.