Riceviamo e pubblichiamo
“Ieri si è svolto il congresso del Circolo PD di Anzio con il quale è stato eletto nuovo Coordinatore Gabriele Federici, al quale va un forte e sincero augurio di buon lavoro da parte mia e dagli iscritti che hanno sostenuto la mia candidatura.
In ambito congressuale si è svolto un dibattito sereno sul futuro del nostro partito e della città, uno dei punti sui quali c’è assoluta convergenza è impegnarsi tutti per costruire fin da subito un Partito forte e credibile, che possa innanzi tutto dialogare con tutte forze di centro sinistra e della società civile presenti sul territorio, nel rispetto ognuno dei propri principi e valori, con la convinzione e la forza di poter scardinare nella nostra città il blocco granitico culturale ancor prima che amministrativo di centro destra che da 20 anni, ovvero dall’ultima giunta Mastracci, imperversa sul nostro territorio.
Una classe dirigente di centro destra che fino ai suoi ultimi colpi di coda sta dando dimostrazione di una politica impregnata su vicende interne di dimissioni, ripensamenti, azzeramenti, rimpasti, il tutto finalizzato al mantenimento ognuno del proprio potere.
Vicende di cui la città neanche ne parla perché ripetutamente consumate e venute a noia.
Auspico che il Partito a Guida Federici, sia un Partito in grado di abbandonare il vecchio gergo sportivo applicato impropriamente al confronto politico.
Il segretario uscente ha parlato del risultato di ieri di “vittoria schiacciane”, questo non solo non corrisponde al vero viste le percentuali (circa il 40% non è esattamente irrilevante), ma non rende merito ne alla qualità del dibattito avvenuto in ambito congressuale, ne alla intelligenza politica che dovrebbe considerare la minoranza un valore aggiunto e non come qualcosa da “schiacciare”.
Per quello che riguarda me e gli altri delegati eletti nella la mia lista il concetto minoranza non vieta, come è sempre stato, di lavorare per condividere gli obiettivi comuni del Partito Democratico e dissentire quanto lo riteniamo opportuno”.
Maria Cupelli