Venerdì si è conclusa la seconda Conferenza di Servizi per la richiesta di autorizzazione alla realizzazione dell’impianto della Ecotransport a cui Fare Verde Anzio-Nettuno è stata presente ed ha, come annunciato, portato all’attenzione le proprie osservazioni in integrazione alle precedenti prodotte. “Alla luce degli ultimi sviluppi e delle ultime modifiche progettuali, abbiamo reputato necessario far notare al proponente che permangono delle criticità su cui non si può tacere, specie in relazione alla presenza della scuola Spalviera a 300mt. Appellandoci al principio di non concomitanza degli impianti, vista la delicata situazione di Padiglione che ben conosciamo, ribadiamo che questo impianto parte con la volontà di trattare tanti codici di rifiuti, ma che detta quantità poi è stata ridotta sensibilmente per evitare di sottoporsi alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.. e questo fa sorgere una domanda: a che serve? A che serve questo impianto per questo quantitativo di rifiuti considerando, soprattutto, che esistono già altri e tanti impianti dello stesso genere e specie? Tramite accesso agli atti, di cui ringraziamo il “Movimento Civico Città Futura-sezione di Anzio” per il sostegno, abbiamo preso atto che sono ben 11 sul territorio. Non sindachiamo la zonizzazione urbanistica, né vogliamo andare contro gli interessi del proponente, però bisogna usare un po’ di buon senso e capire che ci sono tanti e diversi motivi per dire no. Ricordiamo che gli impianti che trattano rifiuti vengono considerati come industrie insalubri: in questo senso, nella misura in cui si dovesse procedere al rilascio dell’autorizzazione, non si esclude la possibilità di un ricorso al TAR in quanto, alla luce della nuova modifica al regolamento comunale di Anzio, questi impianti sembrerebbero non potenzialmente nocivi quali, invece, sono. Dunque, bisogna FARE molta attenzione alle parole che vengono dette e alle scelte che si prendono”. Queste le parole del Presidente del nucleo locale di Fare Verde nucleo di Anzio-Nettuno, Luca Zomparelli.