“Dopo le recenti vicende giudiziarie che hanno investito l’amministrazione comunale – esordisce Manuela D’alterio, candidata a Sindaco di Anzio per CasaPound Italia – abbiamo assistito all’ennesima bagarre politichese. Ci attendevamo un gesto politico guidato dal senso di responsabilità da parte del Sindaco che culminasse con la presentazione di dimissioni irrevocabili, questione di cui ha parlato lui stesso in assise ma solo con tono ricattatorio. È ormai chiaro a tutti – continua la nota – che salvare la ‘barca che affonda’ è l’unica priorità di questo centrodestra allargato e fortemente compromesso. Non entriamo nel merito di quelle che sono le vicende giudiziarie, a quello ci penserà chi di dovere. A noi interessa l’eredità che lascerà questa giunta irresponsabile: una città umiliata da anni di gestione scellerata”.
“Una zona come quella di Lido delle Sirene dove un consigliere di maggioranza ha convertito la sua struttura alberghiera in centro di accoglienza, causando di fatto un crollo del turismo e delle compravendite immobiliari, scuole che cadono a pezzi, una centrale biogas vicinissima ad una zona altamente residenziale che in realtà dovrebbe essere industriale, casse comunali sull’orlo del baratro, una città commercialmente morente. Quello andato in scena oggi, insomma, è stato il peggior consiglio comunale a cui la città abbia assistito”.
“Tutti a difendere il proprio piccolo feudo, un Primo Cittadino non in grado di passare il testimone a De Angelis (più rabbioso che aggregante), una maggioranza sempre più in crisi ed un’opposizione che nulla ha mai combinato fuori dalla sala consiliare. Ma ad Anzio – conclude la nota – chi ci pensa? Certamente non loro”.