Dopo che molto, anzi troppo, è stato scritto e detto in merito alla mia decisione di presentare al MoVimento 5 Stelle una richiesta di certificazione per la lista in vista delle prossime elezioni comunali ad Anzio, mi preme fare alcune doverose precisazioni.
La mia scelta è maturata in seguito ad una attenta e ponderata valutazione della situazione politica attuale Anziate. Dopo la nomina ad Assessore nella Giunta Casto di Nettuno, sempre più persone, alla ricerca di una alternativa credibile rispetto al panorama politico attuale locale, mi hanno sollecitato ad impegnarmi attivamente per la loro città, non solo in qualità di cittadino di Anzio ed esponente del M5S, ma sulla stima della mia persona e dopo aver apprezzato il mio operato di amministratore a favore della cittadinanza nettunese. Non fanno eccezione una parte degli attivisti di Anzio, i quali non si riconosco nell’agire rissoso ed autoreferenziale e nella modalità verbale violenta messa in atto dai gruppi esistenti sul territorio.
Sono stato oggetto di attacchi vili e ingiustificati, finalizzati a screditare la mia persona. Ritengo pretestuosa e non corrispondente alla realtà odierna del M5S la questione relativa all’attivismo come unico ed imprescindibile requisito di “candidabilità”, una pregiudiziale che rischia di allontanare sempre di più i cittadini dall’impegno attivo, andando contro i principi della democrazia partecipativa del MoVimento 5 Stelle che ha fatto appello alla società civile ad impegnarsi e collaborare direttamente al progetto politico per cambiare il Paese. In quest’ottica mi sono messo a disposizione di quei cittadini di Anzio che mi hanno chiesto di essere portatore e portavoce dei principi e valori del M5S che hanno guidato il mio operato a Nettuno.
Mai ho cercato visibilità utilizzando il mio incarico tecnico e fiduciario a Nettuno, opportunità che avrei potuto facilmente sfruttare se avessi anteposto il mero interesse personale o la mia ambizione all’impegno politico preso, preferendo come sempre nella mia vita il fare al dire, la discrezione al protagonismo, l’educazione ed il rispetto dell’altro alle offese e all’arroganza ed infine, ma non di minore importanza l’onestà e la trasparenza alle maldicenze.
Sono circolate notizie secondo le quali le altre due liste, in caso di mancata certificazione, non darebbero appoggio al candidato certificato o si presenterebbero con una lista civica. Invito gli interessati a smentire tali notizie, non in linea con i principi del MoVimento, ed a prendere una posizione netta ed inequivoca sulla vicenda.
Sono stato accusato da una Senatrice della Repubblica del M5S, che non ho l’onore di conoscere, di voler avvantaggiare con la mia richiesta gli avversari politici, informazioni attinte da non so quali fonti attendibili! Tale affermazione, gravemente offensiva della mia persona, è totalmente falsa e scevra di alcun riscontro oggettivo. Mi aspetterei da un personaggio di tale responsabilità e levatura istituzionale una argomentazione delle proprie esternazioni basata su dati obiettivi e dimostrabili. Mi domando a quale titolo la medesima Senatrice abbia formulato questo Suo pensiero denigratorio nei miei riguardi e nei confronti di un’Amministrazione che a Nettuno è riuscita ad allontanare la vecchia politica e che si impegna ogni giorno, costantemente ed in prima linea per ripristinare i principi di legalità e di onestà, ottenendo risultati tangibili e visibili a tutti. Rimando al mittente tale accusa, ritenendo che sia proprio tale atteggiamento sconsiderato ed infondato, probabilmente motivato da malafede ed interessi “di parte”, a danneggiare l’immagine del Movimento 5 Stelle, che deve invece puntare all’unità ed al risultato elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative.
Il sottoscritto non ha fatto altro che richiedere la certificazione di una lista come libero cittadino di Anzio, spinto dalle motivazioni che la Senatrice Fattori spiega bene in un proprio post in cui dice: “per candidarsi ci vuole coraggio, cuore, passione, grande impegno. Io ho voluto metterci la faccia, come hanno fatto Luigi Di Maio e gli altri. Chi è nel Movimento 5 Stelle non usa queste votazioni per ‘pesarsi’ e organizzarsi in correnti interne, come fanno gli altri partiti. Semplicemente chi se l’è sentita lo ha fatto”.
Non mi risulta di aver violato regole interne o norme del M5S. Deciderà il M5S e decideranno i cittadini.
Firmato
Stefano Pompozzi