Falasche e parcheggi, l’accesso agli atti del consigliere Del Giaccio va a vuoto

“Il 25 giugno, alla vigilia del consiglio comunale, ho chiesto la situazione della vicenda Falasche e dei canoni delle sedi occupate dai partiti di centro-destra anche in campagna elettorale. Ho ricevuto risposta dal dirigente via Pec il 27 che la documentazione era “in fase di predisposizione”, l’ho incontrato due volte per sollecitarlo ma a oggi non ho ancora avuto nulla.

Stesso discorso per i parcheggi affidati a due cooperative al porto di Anzio, dalla società partecipata “Capo d’Anzio”. Era l’1 luglio, ieri – presente anche il consigliere 5stelle Rita Pollastrini che ha chiesto cose analoghe – sono stato in segreteria del sindaco (alla quale la pratica è stata affidata) dove mi è stato riferito che una parte è arrivata (quella della società) ma si attendeva la relazione del dirigente della polizia locale.

Comprendo che tutti stiano lavorando e abbiano anche altro da fare, ci mancherebbe, ma i giorni passano e non si vede un atto.

Mi rifiuto di pensare che un Comune non sappia in tempo reale chi paga e chi non i canoni sui propri beni, sarebbe inaudito. Così come, preso atto di quanto dichiarato dal sindaco in consiglio comunale, mi rifiuto di pensare che si vogliano tutelare la società sportiva che fa capo a un assessore o i partiti di maggioranza che andrebbero sfrattati da tempo da quegli spazi.

Al tempo stesso non voglio nemmeno lontanamente immaginare che il Comune e la Capo d’Anzio non abbiano i documenti relativi alla cessione dei parcheggi o, peggio, che vogliano sottacere i rapporti contrattuali con chi è finito nella vicenda “Malasuerte”. Voglio ricordare che pur non essendoci indagati riferibili alla maggioranza vecchia e nuova, nella sentenza per quella indagine si parla di “pressione esercitata dal coinvolgimento nella vicenda di esponenti delle istituzioni comunali” e perciò diventa ancora più urgente sapere a che titolo quelle aree vengono occupate.

Un’ultima cosa, il sindaco eviti battute alla “mister 6%” e ricordi, insieme a maggioranza e dirigenti, che esiste un diritto che è di tutti i cittadini prima che dei consiglieri comunali: quello di sapere”.

Lo dichiara in una nota il consigliere d’opposizione Giovanni Del Giaccio.