Alla vigilia della manifestazione dell’anno, abbiamo fatto una chiacchierata con il capitano della Nazionale Italiana: Mario Chiarini.
Quali sono le tue sensazioni alla vigilia di questo evento? “Molto positive, mi piace molto l’idea di giocare questo primo All Star Game, un buon test anche per tutta nazionale italiana in vista dei prossimi impegni, e alla fine credo che sarà anche una grande festa per tutto il movimento del baseball italiano”.
Che rapporto hai con questa città e con questo stadio? “Lo Steno Borghese regala sempre grandi sensazioni, in questo stadio ricollego le più grandi emozioni vissute nel corso della mia carriera, la vittoria del mio primo scudetto, nel 2002, con il Rimini, ho anche vissuto la preparazione in vista delle olimpiadi di Pechino del 2008, sette giorni in cui sono stato veramente benissimo, una città veramente piacevole”.
Da veterano della Nazionale Italiana, intravedi in qualche giovane convocato le potenzialità adatte ad eguagliare le tue gesta in un prossimo futuro? “Credo che ultimamente stiano uscendo molti giovani di valore, stanno lavorando molto bene e se si continuerà su questi standard in diversi potranno affermarsi anche a livello internazionale, cosa che negli scorsi anni era più difficile da vedere, ciò mi rende ottimista per il futuro”.
Alla fine dell’intervista siamo riusciti a strappare dalla bocca del capitano della nazionale un nome:”Nonostante la giovane età, che si aggira tra i 20 e i 22 anni, sono tutti abbastanza maturi anche per affrontare competizioni in campo internazionale, e la dimostrazione c’è stata data agli ultimi europei. Credo che Alessandro Vaglio sia un ottimo seconda base e intravedo in lui le potenzialità per raggiungere altissimi livelli”.