Prima l’Inno di Mameli, poi durante la partita delle stelle, tra il sesto ed il settimo inning, i loro più grandi successi cantati dal vivo con il solo accompagnamento delle loro chitarre. Le voci e la musica degli Audio2 hanno impreziosito lo spettacolo dell’All Star Game di Nettuno, ed è stato bello quando la voce di Gianni Donzelli si fermava per lasciar cantare lo Steno Borhese sulle note del loro più grande successo Alle venti. Poi altri tre storici brani degli Audio2, pezzi che hanno segnato un’epoca della musica italiana come Acqua e Sale, Specchi Riflessi e Neve, brani portati al successo anche dalle voci di Mina e Adriano Celentano. Gianni Donzelli ed Enzo Leomporro sono state le Guest Starr della grande notte del baseball italiano a Nettuno“E’stata una cosa familiare, visto che ormai ci siamo spostati quasi stabilmente da questa parti – ha detto Gianni Donzelli – e di grande soddisfazione visto abbiamo aperto, cantando l’Inno nazionale, un evento di grande importanza”. Negli Sati Uniti è una usanza consolidata quella di far cantare l’Inno nazionale a grandi cantanti in occasioni di eventi sportivi, qui in Italia, l’inno di Mameli cantato dagli Audio2, rappresenta quasi una novità assoluta:”Credo di si, certo gli americani sono maestri nel rendere grandi, avvenimenti, che magari di base non lo sono, diciamo che hanno la propensione a fare diventare ogni cosa un evento – continua la voce storica degli Audio2- noi italiani comunque, quando entriamo nella stessa loro ottica riusciamo a fare meglio di loro”. Gianni Donzelli vive quasi stabilmente a Nettuno, l’amicizia con il Presidente dei Lions Alfonso Gualtieri, e spesso va a fare visita al campo Fausto Camusi di Santa Barbara, la casa dei Lions Nettuno. Il baseball inizia ad appassionarvi? “Sono sincero, come tutti gli italiani sono un appassionato del calcio. Ora che lo sto seguendo maggiormente posso dire che il baseball inizia ad appassionarmi ed ha qualcosa di molto particolare rispetto agli altri sport. Poi Alfonso Gualtieri mi sta facendo il lavaggio del cervello – scherza Gianni Donzelli – con lui il baseball diventa il pane quotidiano, sembra di mangiare un panino con la mazza in mezzo”.