Dopo tre anni d’interruzione, hanno ripreso a pieno regime, i prelievi di osso negli interventi di protesi d’anca agli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno. Tra ieri ed oggi il dott Fabio Sorrentino, ha operato due pazienti ai quali stata asportata l’epimosi femorale (testa) per essere donata alla banca dell’osso dell’IFO di Roma, dove verrà utilizzata per i trapianti a pazienti oncologici e politraumatizzati. Il procedimento per questo tipo di prelievi di tessuti, è molto lungo. Dopo che il donatore, è stato ritenuto idoneo attraverso un’attenta indagine che esclude patologie, l’osso viene prelevato scorticato, sterilizzato e confezionato dai due infermieri del coordinamento Trapianti Mirella Manozzi ed Oscar Gresta, per essere poi trasportato con tutta la documentazione verso la destinazione finale, dove verrà messo in quarantena a -80 gradi. Uno dei primi prelievi di osso fu effettuato 7 anni fa, presso gli Ospedali Riuniti, su un paziente deceduto di 60 anni, a cui furono prelevati gli arti inferiori. I Prelievi di osso in pazienti in vita, passano per il Coordinamento Trapianti degli Ospedali Riuniti, diretto dal medico anestesista Luigi Zurlo, mentre un’equipe dell’Ospedale IFO, si occupa di quelli deceduti. Prelievo e trapianto sono un salvavita per i pazienti, ed è importante la sensibilizzazione e la divulgazione di queste notizie perché danno una speranza di vita maggiore a tutte le persone affette da gravi malattie.
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