Anzio, il sopralluogo della Regione Lazio al nuovo impianto biogas di via della Spadellata del 19 dicembre, ha dato esito positivo. La centrale dista a 265 metri dalla scuola primaria “Spaliviera” (che ospita 350 bambini tra cui 10 classi elementari con 200 alunni e 5 di classi di asilo) ed è stata realizzata in un’area Sic. La capacità autorizzativa è di 66mila tonnellate annue di rifiuto organico. Il bacino di utenza, oltre Anzio che produce 19mila tonnellate l’anno, molto probabilmente comprenderà anche le città di Nettuno, Ardea, Aprilia e forse Marino. Presenti al collaudo l’ingegner Flaminia Tosini dirigente dell’ufficio VIA con un altro funzionario della Regione, quattro dipendenti dell’Asl e due responsabili di AnzioBiowaste Srl. Per il comune di Anzio era presente il geometra Giulio Bernardi dell’ufficio tecnico. Il sopralluogo è iniziato presso l’area principale adibita alla Forsu (La FORSU è il materiale raccolto dalla raccolta differenziata dell’organico) dove i rappresentanti della Biogas hanno illustrato come i mezzi conferitori avranno accesso tramite quattro portoni ad impacchettamento rapido. Tornati all’esterno sono stati visitati i punti previsti d’ispezione. A tal proposito la Regione Lazio, ha constatato che questi punti risultano accessibili dall’esterno ed ha prescritto alla società di fare un’apposita recinzione per evitare l’ingresso di soggetti terzi. Ha inoltre chiesto di realizzare un’ulteriore copertura impermeabile relativa alle acque di falda, sottostanti l’area dell’impianto prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Relativamente all’assenza dell’aeraulico utile all’eliminazione della plastica, ne è stata prescritta l’installazione. La Regione Lazio sulle fasi del processo di miscelazione del digestato prodotto dalla fase anaerobica dei rifiuti a terra, ha chiesto ulteriore chiarimenti. I capannoni di compost di alta qualità e di rifiuti ligneo- cellulosi sono stati trovati sgombri da rifiuti. Infine la Regione, ha informato i convenuti che la società ha provveduto a presentare le garanzie finanziarie di Legge richieste che mancavano. Per tutti questi motivi l’impianto entrerà a pieno regime entro i mesi. I responsabili di AnzioBiowaste Srl, hanno espresso la volontà di far partecipare la cittadinanza al collaudo a caldo previsto per fine gennaio, per dimostrare la bontà della costosissima centrale a zero emissioni. Una notizia che quasi certamente non servirà a calmare gli animi, di chi ha speso energia e tempo per scongiurarne l’apertura vicino ad una scuola con 350 bambini.