Travolto da inchieste, scandali e ruberie, cala il sipario sul governo alla Regione Lazio di Renata Polverini.
Dopo l’ufficializzazione ieri delle dimissioni del presidente Renata Polverini, stamattina il presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese, ha firmato il decreto con cui scioglie il consiglio regionale del Lazio. L’ex sindacalista, messa in politica da Silvio Berlusconi, dopo aver trascinato nel fango l’istituzione regionale, resiste attaccata alla poltrona. Dopo le dimissioni di ieri, accarezza il sogno di arrivare alle elezioni il più tardi possibile, continuando a governare come se nulla fosse successo e nominando i famigli nei posti chiave della regione, approfittando del vuoto politico. Se non vuole ascoltare l’opposizione che chiede unita “elezioni subito, per ridare dignità al Lazio“. Ascolti almeno Maurizio Stirpe presidente degli industriali del Lazio, che di tutto può essere accusato tranne che di essere o essere stato comunista, che dice: “Ogni giorno in più che la Polverini passa alla Regione rappresenta un costo elevatissimo per le imprese. Prima va via e meglio è per tutti, si torni a votare prima possibile”.
(cla.pel)