Ciascun elettore potrà, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di Sindaco e per una delle liste ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. Se vorrà esprimere una preferenza dovrà scrivere il Cognome (Cognome e Nome nel caso ci siano due candidati omonimi) di un candidato a consigliere comunale della lista prescelta sulla riga posta a fianco del contrassegno di lista, novità con l’introduzione della doppia preferenza per candidati consiglieri purché questi siano di sesso diverso ed appartenenti alla stessa lista, ammesso il voto disgiunto.
Ciascun elettore può anche scegliere di votare esclusivamente per un candidato alla carica di Sindaco tracciando un segno sul rettangolo che ne contiene il nome: il voto così espresso è attribuito solo al candidato alla carica di Sindaco.
Ciascun elettore può votare anche per un candidato alla carica di Sindaco non collegato alla lista prescelta, tracciando un segno sia sul contrassegno di lista che sul rettangolo del candidato a Sindaco.
NOVITA’: A seguito dell’entrata in vigore della legge del 23 novembre 2012 n. 215, l’elettore può esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, purché i candidati siano di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista (pena l’annullamento della seconda preferenza).
Alcuni esempi di voto valido
FIG. 1: TIZIO è candidato a consigliere della lista votata: il voto va alla lista, al candidato a Sindaco ad essa collegato e a TIZIO.
FIG. 2: Il voto va alla lista votata ed al candidato a Sindaco ad essa collegato.
FIG. 3: Nell’esempio è valido il voto alla lista numero 1 ed al candidato a Sindaco collegato con le liste numero 2 e 3.
FIG. 4: TIZIO è candidato a consigliere della lista numero 1, il voto va alla lista numero 1, a TIZIO e al candidato a Sindaco collegato con le liste numero 2 e 3.
FIG. 5: TIZIO è candidato a consigliere della lista votata: il voto va alla lista, al candidato a Sindaco ad essa collegato e a TIZIO.
FIG. 6: TIZIO è candidato a consigliere della lista numero 1: il voto va alla lista, al candidato a Sindaco ad essa collegato e ovviamente, a TIZIO.
FIG. 7: Il voto va solo al candidato a Sindaco.
VOTO DISGIUNTO. Il cosiddetto voto disgiunto è un’opzione prevista da varie leggi elettorali; in Italia è ammesso sia per le elezioni regionali, sia per le elezioni comunali nei Comuni superiori ai 15.000 abitanti e quindi anche nei comuni di Anzio e Nettuno. Non è ammesso nelle elezioni provinciali.
Si ha voto disgiunto quando l’elettore vota per una lista e per un candidato sindaco diverso da quello che essa sostiene. Ad esempio, se la lista A presenta il candidato “Rossi” e la lista B presenta il candidato “Bianchi”, un elettore che vota sulla stessa scheda per la lista A(che sostiene “Rossi”) e per il candidato “Bianchi” esprime un voto disgiunto. In questo caso l’elettore potrà esprimere una preferenza per un candidato consigliere della lista A o anche la doppia preferenza nel caso di sesso opposto.
Nei Comuni di Anzio e Nettuno(con più di 15.000 ab.) è eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).
BALLOTTAGGIO: Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti.
In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata(maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).
Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Assegnazione dei seggi in consiglio comunale con il metodo Hondt(proporzionale):
Il metodo D’Hondt, inventato e descritto per la prima volta dallo studioso belga Victor d’Hondt nel 1878, è un metodo matematico per l’attribuzione dei seggi nei sistemi elettorali che utilizzano il primo vero metodo proporzionale.
I numeri che contano per l’assegnazione dei seggi in consiglio comunale saranno determinati in base al numero di preferenze assegnato alle varie liste che sostengono i vari candidati sindaco.
Il sindaco vincente porterà con sé 14 seggi e saranno spartiti solamente dalle liste ad esso collegate, i 10 seggi rimanenti invece saranno spartiti da tutte le liste non collegate a quelle del sindaco che risulterà vincente.
Come funziona la suddivisione dei seggi, esempio semplificato:
Questo sistema prevede che si divida il totale dei voti di ogni lista per tanti numeri interi quanti bastano: 1, 2, 3, 4, 5… fino al numero di seggi da assegnare nel collegio, e che si assegnino i seggi disponibili in base ai risultati in ordine decrescente.
Esempio semplificato di applicazione del metodo:
L’applicazione del metodo Hondt prevede la formazione di una tabella in cui si dividano i voti ottenuti dai vari partiti per un numero crescente di un’unità, fino all’ identificazione decrescente del numero di seggi disponibili (nell’esempio, i numeri divisori dovranno essere quanto basta per ottenere i risultati cercati.
Vengono dunque evidenziati in rosso, come accade nella tabella che troverete in basso, i quattordici quozienti più alti presenti nella tabella stessa, essendo quattordici i seggi da assegnare nel caso della maggioranza. Ad ogni casella evidenziata, corrisponde un candidato eletto. Il seggi assegnati alla maggioranza saranno dunque composti da(nell’esempio utilizziamo una coalizione vincente composta da 5 liste collegate):
- cinque seggi del partito A
- quattro seggi del partito B
- tre seggi del partito C
- un seggio del partito D
- un seggio del partito E
Qualora ci fossero due quozienti uguali(come nel caso in esempio), si assegnerebbe un seggio ad entrambi i partiti.
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