Lavinio. Disabile, nubifragio e indifferenza

Direttore

Le racconto un fatto:

LAVINIO ore 15.25, un fronte temporalesco di proporzioni gigantesche, con fortissime raffiche di vento e violenta pioggia fredda ha colto di sorpresa una anziana disabile che con il figlio ha cercato riparo inutilmente. Lo sferzare violento degli agenti atmosferici hanno reso inutili i tentativi del figlio di ripararla con un piccolo ombrello e il proprio corpo. Avendo la scena sotto gli occhi, ho cercato di far fermare in prima persona un ragazzo che aveva posteggiato vicino le due persone con un camion ma il tentativo è stato vano. Alle ore 15, 28 ho chiamato immediatamente i carabinieri della stazione di Lavinio la risposta è stata “e noi che ci possiamo fare? Trovassero un riparo”. Mentre i minuti passavano velocemente e la donna era sempre più investita dalla pioggia chiamavo il 113 che prontamente dava l’ok per l’intervento dato che io stando male ero impossibilitata a muovermi. Nonostante le mie condizioni di salute mi sono precipitata fuori e presa l’auto sono andata in suo soccorso. La signora era completamente fradicia, tremante, impaurita. Dopo averla accompagnata a casa, per ironia della sorte, il temporale è finito. La cosa veramente vergognosa è che la scena è stata vista per intero da due uomini, uno dei quali ex presidente della pro loco che invece di intervenire ed aiutare, sono rimasti ad osservare distaccatamente e con un ghigno beffardo stampato sul volto. Ancora una volta, solo il 113 risponde alle chiamate di pronto intervento da parte dei cittadini, nonostante le ingenti richieste di intervento durante il nubifragio. Mi chiedo il perché di tanta indifferanza?

Vera Iafrate