Corte Conti, da Tasi rischio aumento tasse su casa. Allarme dell’Istat bilanci familiari in crisi, in crescita anche la disoccupazione.
di Claudio Pelagallo
La Tasi (nuova tassa sui servizi comunali) rischia di generare un aumento delle tasse, soprattutto sulle seconde case. Lo afferma il presidente designato della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in audizione in Senato sulla legge di stabilita’. ”La Tasi moltiplica il suo peso rispetto a quello incorporato dalla ‘vecchia’ Tares – spiega Squitieri – e, lasciando ai Comuni la facolta’ di rideterminare l’aliquota, crea il presupposto di aumenti di prelievo da parte degli Enti locali con aliquota Imu inferiore al massimo previsto dalla legge”. In questo modo, ”a rischiare di piu’ saranno le seconde case”.
Intanto l’Istat lancia l’allarme sul disagio delle famiglie. Calo dell’1,8% nel 2013 del Pil, un po’ più della previsione del Governo (-1,7%). E’ quanto afferma l’Istat. Si prevede per il 2013 un calo ”seppur limitato nel terzo trimestre seguito da una debole variazione positiva”. A fine anno dovrebbe quindi ”terminare la fase recessiva iniziata nel secondo semestre del 2011”. La recessione ha determinato ”gravi conseguenze” sull’intensità del disagio economico: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta è raddoppiato da 2,4 a 4,8 milioni. Lo rileva l’Istat. Quasi la metà (2,3 milioni) sono al Sud e di questi poco più di 1 milione sono minori. Aumentano le famiglie che comprano meno: il 65%.
La vera emergenza: disoccupazione ai livelli del 1977. Record tra i giovani. Disoccupazione record tra i giovani: il tasso dei 15-24enni, ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 40,1%, un livello record, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,5 punti nel confronto tendenziale. Secondo i dati Istat, il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 127 mila, aumenta dell’1,4% ad agosto rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila). Il tasso di disoccupazione si attesta al 12,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti nei dodici mesi. Ad agosto scorso gli occupati sono 22 milioni 498 mila, sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell’1,5% su base annua (-347 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,8%, rimane invariato in termini congiunturali e diminuisce di 0,8 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima. La disoccupazione record ha spinto oltre 400mila italiani laureati, titolari di diplomi universitari e dottorati di ricerca a lasciare l’Italia e vivere all’estero. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati dell’Ocse in occasione della diffusione dei dati Istat sull’occupazione ad agosto che evidenziano il record della disoccupazione giovanile. Il 7,9 per cento dei ‘cervelli’ italiani – sottolinea Coldiretti – e’ gia’ stato costretto a emigrare all’estero anche per trovare migliori opportunita’ di lavoro che l’Italia non sembra essere in grado di offrire. (cp)