Rivisto l’orario invernale sulla linea ferroviaria Roma Termini – Nettuno, in vigore il 15 dicembre. Pendolari penalizzati: ridotto il numero delle corse ed aumentato il tempo di attesa. Intervento dell’assessore Verdolino: “Necessario intervenire presso l’Assessorato alla Mobilità della Regione Lazio e vertici Trenitalia”.
Nel nuovo orario si riscontra una riduzione delle corse giornaliere, con eliminazione del 12194 alle 8:32 da Nettuno (che interrompe il cadenzamento semiorario del mattino), l’eliminazione di una corsa tra le 20 e le 21, lo spostamento di 35 minuti in avanti dei treni pomeridiani da Termini, in particolare gli attuali 12209 delle 16:07, 12211 delle 17:07 e 12217 delle 20:07, treni che notoriamente viaggiano sovraffollati. Una decina di migliaia di pendolari dovranno ritardare il rientro a casa di oltre mezz’ora.
Nella fascia di punta del mattino, tra il 12192 e 12194 è prevista un’attesa di 75’. Per il 12184, il ritardato arrivo a Roma comporta per tanti lavoratori l’impossibilità di timbrare alle 7:00, già attualmente impresa ardua. Attualmente, così come nella proposta, il treno impiega dai 60 ai 90 minuti per percorrere 60 km, al netto dei ritardi.
Interviene nel merito l’assessore del comune di Nettuno Giulio Verdolino: “Con la più recente nota di protesta un numeroso gruppo di pendolari organizzati in Comitati, della tratta ferroviaria Nettuno – Roma ha evidenziato la “situazione di grave disagio”, originata dal nuovo orario invernale sulla tratta, che riduce le corse e aumenta i tempi di attesa. In generale, rimanendo invariati gli orari di partenza per Roma, dal 15 dicembre p.v. il ritorno comporterà un’attesa media in stazione di 35′ e un rientro a casa ritardato di quasi 3/4 d’ora. Oltretutto non si è tenuto conto degli orari scolastici; pertanto gli studenti saranno costretti col nuovo orario ad attendere un’ora il primo treno utile per ritornare a casa – ha commentato l’assessore in una nota – Nettuno è punto di riferimento di un ampio territorio, con numerosi comuni contigui che utilizzano la nostra stazione ferroviaria. Un bacino di utenza, dunque, di tutto rispetto che ben giustificherebbe, anche sotto un profilo economico gestionale, una maggiore attenzione da parte di Trenitalia. Mi sento in dovere di interessare il mio Gruppo Politico, al fine di promuovere una mozione al Presidente del Consiglio Comunale affinchè il Sindaco intervenga presso l’Assessorato alla Mobilità della Regione Lazio e presso i vertici Trenitalia, rispetto all’importanza di garantire la continuità di fruizione della linea e l’attivazione di un tavolo di confronto teso al reintegro dei treni soppressi, per garantire ai cittadini pendolari e studenti un servizio adeguato e rispondente alle esigenze di ognuno, atteso anche la forte vocazione turistica del territorio”.