di Roberta Sciamanna
L’ultima moda parte ancora una volta da Facebook, che rilancia i rapporti di vicinato con comunità di quartiere nate per scambiarsi favori, portare avanti progetti e sviluppare amicizie reali
L’erba del vicino non è solo la migliore. A volte da un buongiorno e buonasera può nascere un rapporto che va al di là dell’anonimato, un modo tutto nuovo di vivere il quartiere. E’ l’esperienza del “social street”, l’ultima moda che sta dilagando sul web assieme a quella dei gruppi che rivendicano l’appartenenza alla propria città. Partito da Bologna, via Fondazza, il progetto social street sta contagiando tutta l’Italia, a dimostrazione della voglia sempre più prepotente di tornare alle cose autentiche, ai rapporti di buon vicinato, al contatto reale, fisico, con le persone. Basta nascondersi dietro lo schermo di un computer, basta isolamento e rapporti virtuali. Adesso si inverte la tendenza, passando dalla comunità virtuale a quella reale. Tutto nasce da un gruppo ristretto di Facebook, che riunisce gli abitanti di una strada mettendoli in contatto per portare avanti progetti, attività, iniziative, scambiarsi favori. O più semplicemente passare il tempo libero. Delle vere comunità di quartiere. Al momento sono più di cento le “strade sociali” nate grazie a Facebook, e stanno cambiando il modo di vivere. A Roma sono 14, in provincia di Roma solo quattro, per adesso: una ad Albano Laziale, una a Civitella San Paolo, una a Grottaferrata e una a Guidonia. L’idea è quella di condividere esperienze, con l’aiuto di Internet, per sentirsi meno soli. Si comincia creando un gruppo su Facebook e appena si raggiungono almeno venti persone si fissa il primo appuntamento reale. Da lì ad organizzare feste, cene, gite, laboratori di cucina, il passo è breve. C’è chi porta i propri figli a giocare con quelli dell’inquilino del palazzo a fianco, chi va a fare jogging in gruppo, chi propone iniziative di acquisto solidale o servizi di baby sitting e dog sitting, chi organizza mostre fotografiche. Le possibilità sono infinite, e il rapporto tra vicini di casa procede continuando a sfruttare anche il canale di Facebook, dove fissare gli appuntamenti e le iniziative del quartiere.
Chiunque vuole aderire al progetto Social Street può segnalarlo a info@socialstreet.it. Una volta avviato il gruppo Facebook, verranno verificati gli obiettivi di utilità sociale e si verrà inseriti nel portale social street. L’obiettivo è quello di socializzare, nient’altro. Non c’è scopo di lucro. Ci si autofinanzia, sentendosi parte di una comunità. Un ritorno al passato, per chi è in cerca di sorrisi veri, di contatto, di sostegno. Dietro ad un profilo virtuale creato su Facebook, c’è il mondo vero.