Contesa tra le due amministrazioni sulla “proprietà” della buca, ma si fa fatica ad unire le forze ed imporre all’Astral un intervento rapido
di Elisabetta Bonanni
Dallo scorso 7 marzo una buca sulla Nettunense ha mandato il traffico in tilt. I cittadini, esasperati, hanno più volte protestato con il Comune di Anzio, quello di Nettuno, con i vigili urbani e con la polizia stradale ma la voragine è ancora al suo posto. Certo un intervento dell’Atral, l’agenzia regionale per la sicurezza stradale, c’è stato, visto che l’area è stata transennata ma sulla riparazione, resa difficile dalla presenza di una tubatura rotta che non permette semplicemente di ricoprirla, non ci sono certezze. I rischi per i cittadini sono concreti e il traffico, soprattutto la mattina presto, quando si deve andare al lavoro e nelle ore serali del rientro, è insostenibile. I due comuni del litorale, i cui residenti sono in evidenza i più danneggiati dalla situazione, hanno fatto a scaricabarile sul problema a causa del fatto che non era chiaro a chi appartenesse, territorialmente, la buca. Il comune di Anzio è stato il primo a tirarsi fuori. La buca è nel comune di Nettuno, hanno fatto sapere i soliti esperti, ma si scopre oggi che non è vero. Fonti del comune del Tridente, hanno effettuato una visura catastale della zona per accertare le competenze e verificare la possibilità di avviare in proprio la riparazione (e agire poi in danno dell’Astral), ma la buca ricade nel territorio comunale di Anzio. La strada, infatti, in quel punto è per metà carreggiata di Anzio (quella lato treno) e per metà di Nettuno. Il comune neroniano detiene il quindi la titolarità del problema, che tuttavia coinvolge anche il traffico di Nettuno. Vediamo quanto ancora bisognerà aspettare prima che le due amministrazioni uniscano le forze per imporre all’Astrar un intervento celere.