Parcheggione chiuso, la rabbia dei commercianti in piazza

A prendere la parola e cavalcare la protesta popolare anche tanti politici “delusi” dall’amministrazione Chiavetta

di Elisabetta Bonanni

La protesta di commercianti e residenti per il Parcheggione chiuso

Una piazza piena (a metà se si considera anche la passerella dei tanti politici, soprattutto di opposizione) e tanta rabbia. Alle 18,30 il Comitato Basta Buca ha dato il via al dibattito sullo stato dell’arte del “parcheggione” di piazzale Berlinguer, transennato da due anni, in cui nessuno è al lavoro che ha affossato l’economia del centro togliendo la maggior parte dei posti auto. Il primo a prendere la parola e a spiegare il perché della manifestazione è stato il presidente dell’associazione, Danilo Conversi.

Danilo Conversi

Un’associazione di cittadini e commercianti, che si dice apolitica, ma che proprio ai politici ha offerto palco e voce. “Siamo qui perché questo parcheggio non si farà, perché non ci sono i permessi e perché ci hanno preso in giro – ha detto Conversi – siamo qui perché i negozi chiudono e non c’è lavoro e nessuno da risposte ai cittadini. Abbiamo invitato il sindaco che non c’è, e le prossime iniziative le faremo al Comune, perché se non andiamo noi a protestare per quello che accade loro tra la gente non ci vengono. Ringrazio chi ha avuto il coraggio di esserci oggi – ha poi concluso – nonostante non siano mancate velate minacce ai partecipanti“. A prendere la parola poi, diversi politici che da sempre hanno osteggiato il progetto e che con il sindaco Chiavetta hanno vecchi rancori. Inizia Simone Massari, che non è stato confermato in consiglio comunale dagli elettori, che se la prende anche con la stampa locale, ma anche Turano, che ha ripercorso l’iter che ha portato a scavare la famosa “buca”, sottolineandone carenze e falle procedurali. Ha detto la sua anche l’ex sindaco Carlo Conte, critico nei confronti dell’imprenditore privato e dell’attuale amministrazione che ha creato un disagio di portata enorme in una zona centrale. “Cerano altre soluzioni per i parcheggi – ha detto Conte –  come l’area dietro la stazione, soluzioni ancora percorribili e magari al posto della buca si potrebbe realizzare un’area verde“.

Ma al di là delle critiche politiche, alcune delle quali sicuramente lecite e appropriate, la rabbia dei residenti e dei commercianti c’è, è un fatto reale con cui l’amministrazione non si può non confrontare. Persone che devono fare i conti con incassi sempre in discesa, alcuni dei quali hanno deciso di mollare ed ora sono per strada. Le transenne del parcheggione sono diventate una sorta di muro del popolo, con scritte e proteste, ma anche preda dei soliti vandali. La chiusura di piazzale Berlinguer è una ferita che sta creando problemi ogni giorno più seri a chi in centro vive e lavora e che in vista dell’estate fa pensare al peggio. La lunghissima attesa ha esasperato gli animi e sono state già intraprese azioni legali nei confronti del Comune, a queste persone l’amministrazione Chiavetta deve dare risposte sullo stato dell’arte e fornire tempistiche per la realizzazione dell’opera, nell’interesse di tutta la città.

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