Oggi inizia, per tutti, un nuovo anno scolastico, tra il caos delle nomine per i precari, i ritardi nelle comunicazioni delle assegnazioni delle cattedre. Guerra anche sul fronte del personale ATA per le nomine in ruolo e per i tagli alle ore a disposizione per svolgere i servizi. Insomma la gestione della Ministra Gelmini, rivela che oltre la propaganda, ci sono i problemi reali che il mondo della scuola deve affrontare, di anno in anno, sempre con meno risorse, una scuola sempre più sganciata dalla realtà e dalle necessità delle famiglie. Sul fronte locale, Ad Anzio, nel corso dell’estate sono stati puliti i giardini attorno alle scuole. E gli operai stanno terminando la tinteggiatura in alcuni plessi. Mentre non sono terminati i lavori di ampliamento al plesso Collodi di Lavinio, sempre nel corso dell’anno arriverà il nuovo refettorio per la scuola elementare di Via Ambrosini. Le liste d’attesa per le scuole materne si sono allungate per l’arrivo massiccio di nuovi residenti. Alle migliaia di nuove abitazioni realizzate a seguito del piano regolatore del 2005, voluto dall’amministrazione anziate, non sono seguite le opere infrastrutturali e i servizi essenziali ad una città. Resta il problema dell’Istituto Alberghiero con la mancanza di cucine e laboratori nella sede di principale di via Nerone. Ancora per qualche mese gli alunni dell’alberghiero saranno costretti a fare i laboratori nella vecchia sede del Paradiso sul mare. Per le nuove cucine, anche se in ritardo, in arrivo dalla Provincia di Roma 1 milione di euro .
”Quello che mi auguro e’ che questo anno iniziato in questo modo non positivo si chiuda con politiche diverse e con un governo che dia a questo pezzo di societa’ il ruolo che merita”. A dirlo il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, a margine di un incontro in Campidoglio in occasione della prima riunione del Cda del comitato olimpico per Roma 2020, in merito all’apertura del nuovo anno scolastico. Zingaretti ha spiegato che ”vengono al pettine tanti nodi perche’ in questi anni la scuola, l’universita’ e la ricerca sono stati visti come un costo invece sono una grande risorsa per un paese moderno”. Zingaretti ha precisato che tutta la riflessione legislativa che c’e’ stata e’ stata una visione negativa spiegando che la scuola e’ stata vista a volte come un problema. ”Questa politica la pagano oggi tanti professori, studenti e studentesse in termini di incertezze, precarieta’ e riduzione delle risorse, e poi la paga l’Italia tutta perche’ e’ un paese moderno ma su queste politiche piu’ debole. Per la scuola – ha aggiunto – ci sarebbe bisogno di una svolta per ridarle un ruolo che dovrebbe avere in una societa’ moderna: la punta di diamante delle politiche di sviluppo, di coesione sociale e di identita”’