La bellissima struttura, in attesa dell’accreditamento regionale, si occupa della riabilitazione di bambini e ragazzi con disabilità sensoriali, ritardi cognitivi, disturbi dello sviluppo
di Elisabetta Bonanni
Il Centro Argos è un posto davvero bello. E’ la prima cosa che si nota entrando con l’auto nella struttura che si occupa della riabilitazione di bambini e ragazzi con disabilità sensoriali, ritardi cognitivi, disturbi dello sviluppo. E non è un caso. Il verde curato, i fiori ovunque, un silenzio rilassante. Sono tutte caratteristiche volute dal Presidente della Fondazione Onlus Agatina Puliatti, per offrire ai piccoli ospiti in cura e alle loro famiglie il giusto clima per affrontare le terapie e la riabilitazione, “perché il bello – spiega la Puliatti – è di grande aiuto”. E c’è da crederle, visto che per molti bambini passati da questa struttura, la vita è cambiata. La Fondazione, con l’entusiasmo della sua guida, offre un sostegno concreto alle famiglie di bambini e ragazzi portatori di disabilità, con particolare attenzione all’handicap visivo. La struttura è attrezzata sia con degli spazi adeguati ad ogni esigenza, sia con personale giovane, preparato e molto motivato. Ma il lavoro non finisce con i bimbi, perché anche e soprattutto le famiglie di cui fanno parte hanno bisogno di sostegno. Il Centro offre loro un aiuto psicologico ma soprattutto la formazione, in modo che i genitori possano gestire in casa propria le esigenze dei ragazzi con maggiore preparazione e consapevolezza. Al Centro possono rivolgersi anche agli insegnanti e chi di questi bambini speciali si prende quotidianamente cura.
Da tempo il Centro Argos ha fatto richiesta alla Regione Lazio per essere accreditata come struttura sanitaria di riferimento. Questo permetterebbe a tutti gli utenti del territorio (tantissimi) di avere accesso ad una struttura d’eccellenza al prezzo del servizio sanitario pubblico. Dopo una lunga trafila, durante quest’ultimo anno sembra che finalmente qualcosa si muova. La giunta Zingaretti dovrebbe concedere il “patentino” in tempi brevi e dare finalmente una risposta concreta a tutte le famiglie in difficoltà della zona (proprio a Zingaretti i genitori dei ragazzi aiutati dal Centro Argos hanno presentato un’accorata petizione per chiedere l’accreditamento della struttura).
“Spero che la situazione si sblocchi – dice Agatina Puliatti – ho avuto la fortuna di avere questa struttura da mio padre ed era stata pensata per aiutare i bambini con gravi deficit visivi, ma lavorando sul territorio abbiamo raccolto l’appello di chi ci chiedeva aiuto anche per altre problematiche. In particolare c’è stata una forte richiesta di assistenza per i bambini autistici, per questo stiamo lavorando e formando il nostro personale. L’obiettivo è offrire un sostegno professionale e umano adeguato, e per farlo abbiamo investito nella struttura e nel personale“.
L’impegno c’è e si vede. La struttura ha laboratori per ogni tipo di problema che si propone di alleviare (vista, musica, massaggi, terapie) e non manca una piscina calda per la riabilitazione in acqua (che costa una fortuna solo per garantire 37 gradi costanti ai piccoli che vi si immergono). Una signora si occupa della pulizia dell’immobile, un uomo da solo della cura delle zone verdi. L’obiettivo è riuscire a dare il massimo contenendo i costi che sono purtroppo elevatissimi. “Un percorso difficile quello che portiamo avanti – aggiunge – che l’accreditamento alla Regione può semplificare. Il mio sogno – conclude – è quello di lavorare bene, con passione ed eticamente, di riuscire a mettere in regola tutto il personale che adesso ha contratti legati alla reale quantità di lavoro disponibile“. Come non essere d’accordo.