Casi di tubercolosi all’ospedale di Anzio, chieste misure urgenti

Sospetti sul presidio sanitario di Anzio e Nettuno. Interrogazione in Regione di Fabrizio Santori

Lo spettro della tubercolosi anche ad Anzio e Nettuno, dopo le morti sospette di due migranti nella capitale. Sarebbero due i casi di scabbia e tbc di cui parla il consigliere Fabrizio Santori, nell’interrogazione rivolta al presidente del consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori. Un medico, che sembrerebbe aver contratto da un paziente la malattia presso il presidio ospedaliero di Anzio e Nettuno, ora in pericolo di vita all’ospedale di Latina, e un operatore di sportello, al momento sotto profilassi. Altri casi sono stati individuati nel policlinico di Tor Vergata a Roma. Sulla vicenda il consigliere regionale Santori, anche componente della Commissione Salute, aveva già presentato a febbraio scorso un’interrogazione, nella quale venivano chieste misure ed interventi urgenti. “E’ grave e preoccupante quanto sta avvenendo in merito alle morti sospette da Tbc di due migranti a Toma, all’interno di strutture abitative abusive commenta il consigliere –  Sono mesi che gli ambienti sanitari denunciano il fenomeno e per questo ci sono due interrogazioni presentate dal sottoscritto cui il presidente della regione Lazio Zingaretti ancora non ha dato risposta. Non bisogna fare allarmismi ma neanche sminuire l’esito dei dati. Ho presentato due interrogazioni, una su Tor Vergata e una sull’ospedale di Anzio, dove ad essere stati infettati sono stati proprio alcuni operatori sanitari – continua Santori – Ad oggi neanche una risposta”. Prima ancora dell’interrogazione presentata in Regione a febbraio, il consiglio regionale del Lazio aveva approvato un ordine del giorno a firma di Santoni che impegnava la giunta a prendere provvedimenti nelle scuole, per far fronte al riaffacciarsi di malattie debellate da anni. “Considerato che sembrerebbero partiti i controlli per tutti i dipendenti del presidio ospedaliero di Anzio e nettuno per scongiurare la diffusione della malattia – si legge nell’interrogazione – si interroga il presidente Zingaretti per sapere se gli eventi descritti risultano essere veritieri e se questa amministrazione regionale è a conoscenza del riaffacciarsi sul territorio della regione Lazio di malattie come scabbia e tubercolosi”. Si chiede inoltre di sapere se è intenzione dell’amministrazione regionale prendere provvedimenti nell’immediato, soprattutto nelle scuole.