Il Day hospital oncologico non chiude più, hanno vinto le donne dell’ANDOS

Manifestazione dell'Andos

Come avevamo anticipato la scorsa settimana su ‘inliberauscita’, lo spiraglio aperto si è trasformato in una porta aperta, infatti, Il day hospital  oncologico di Anzio e Nettuno non chiuderà più.  La conferma è arrivata ieri dalla regione Lazio, con una nota ufficiale al direttore generale  della ASL RMH, Alessandro Cipolla e al direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, Alfonso Consolante. Un successo ottenuto grazie alla straordinaria mobilitazione cittadina, guidata dall’Andos  (associazione donne operate al seno) e del Comitato lotta contro il cancro, che ha raccolto 18 mila firme contro la chiusura del day hospital. Mantenendo così altissima l’attenzione della politica sugli effetti devastanti dei tagli alla sanità operati dalla Regione guidata da Renata Polverini. Ora i posti letto di oncologia saranno di nuovo 6, e i malati per le terapie non saranno più costretti a lunghi e dolorosi pellegrinaggi verso altri ospedali distanti fino 60 chilometri. Ma la regione ha accolto anche la richiesta dei dializzati portando a tre posti letto al reparto di nefrologia del Riuniti, dopo che il decreto 80 aveva soppresso i due già esistenti. Il day hospital per ora resta a Villa Albani, in attesa del trasferimento presso il nuovo padiglione Faina.

Il giudizio de inliberauscita sui personaggi protagonisti dei fatti di rilievo pubblicati sul nostro quotidiano: Sale l’Andos http://www.inliberuscita.it/?p=3399