Il sindaco interviene sulla situazione del Riuniti e la carenza di organico. “Manderò foto alla Direzione Generale”
Carenze di personale, popolazione triplicata con l’estate, ospedale al collasso. Il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, interviene sulla situazione del “Riuniti” di Anzio e Nettuno, alle prese con problemi d’organico. “Con rammarico ho constatato che la Direzione Generale dell’Asl Rm H ha dimenticato che esiste un ospedale sul nostro territorio, che da solo assolve il 50% dell’intera popolazione di tutto il distretto sanitario. Esistono gravi difficoltà nel reparto di ginecologia dove sono impiegati soltanto tre medici che dovrebbero coprire un servizio H24. Vorrei sapere – dice Bruschini – come mai all’ospedale di Ariccia sono in servizio 15 ginecologi e ad Anzio e Nettuno soltanto tre….Come mai all’ambulatorio di Marino lavorano tre ginecologi e per l’intero ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno, per un utenza di 110.000 residenti che triplica durante l’estate, sono sempre in tre ad essere in servizio H24. Il reparto di Medicina è al collasso per carenza di personale così come Ortopedia, Pediatria, Radiologia, Ostetricia e non è più tollerabile che la Direzione dell’Asl, per le città di Anzio e Nettuno, non rispetti il diritto alla salute dei cittadini sancito dalla Costituzione Italiana”. Assicurare prestazioni agli utenti, a queste condizioni, sta diventando impossibile per i medici e il personale del Riuniti, costretto a turni massacranti. “Manderò delle foto di Anzio alla Direzione ad Albano – garantisce il primo cittadino – affinché si ricordino che la città esiste, tra l’altro da 2500 anni. Se non riescono a trasferire il personale necessario per il buon funzionamento del nostro ospedale, ed a farsi carico della salute dei cittadini, cosa ci stanno a fare?Allo stesso tempo vorrei ringraziare gli infermieri ed i medici-eroi rimasti che, nonostante la struttura sia al collasso, con la loro abnegazione e con il loro impegno, consentono ancora al nostro ospedale di rimanere aperto ed in attività, anche se credo ancora non per molto”.