Continua a far discutere la Roma Latina, l’autostrada a pagamento che dovrebbe sorgere al posto della Pontina
di Claudio Pelagallo
‘‘La denuncia e le richieste di Acer e Ance sulla Roma-Latina vanno prese in seria considerazione con l’impegno alla vigilanza per la serieta’ dell’appalto, sul quale terremo gli occhi aperti. Per quanto riguarda un ripensamento totale del progetto, ad oggi non credo sia possibile. Dal Governo non arriva alcun segnale in questa direzione e quindi un cambio in corsa significherebbe la perdita di centinaia di milioni di euro di finanziamenti”. Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Accogliamo con soddisfazione le parole del presidente Zingaretti sulla improrogabile importanza della realizzazione della Roma – Latina. Le imprese e tutto il sistema produttivo della provincia di Latina e del Lazio chiedono strumenti per uscire dalla crisi ed essere, finalmente, competitive. Due passaggi che trovano concretezza solo nella realizzazione di questa opera che deve entrare in cantiere al piu’ presto. Oggi rivedere il progetto si tradurrebbe nella perdita delle risorse stanziate dal Governo e questo non possiamo permetterlo. Dobbiamo andare avanti, lo dobbiamo alle aziende e ai cittadini che ci chiedono infrastrutture e sviluppo economico”. Cosi’ il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, in merito alle dichiarazioni del presidente della Regione Lazio sulla realizzazione del progetto.
Ma il portavoce del Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera Gualtiero Alunni assicura:«Oltre alla battaglia legale che stiamo portando avanti con uno ricorso al Tar contro la delibera del Cipe ora al vaglio dei nostri avvocati, vogliamo concretamente fermare l’apertura dei cantieri con due azioni: compreremo un pezzettino di terra ciascuno lì dove verrà aperto il cantiere autostradale. In questo modo – spiega – cercheremo di rallentare gli espropri. E inoltre attiveremo un presidio costante per tentare di fermare questo ecomostro che non serve a nulla se non alle grosse imprese costruttrici. Inoltre – aggiunge Alunni – per fermare le ruspe presenteremo un esposto alla Commissione europea affinché apra un procedimento contro l’Italia per violazione delle direttive Via e Habitat palesemente violate”
I comitati hanno dalla loro parte anche alcuni parlamentari. E’ il caso di Loredana De Petris, senatrice di Sel, che proprio martedì 21 gennaio ha presentato una interrogazione urgente rivolta ai ministri dell’Economia, delle Infrastrutture, dell’Ambiente, dei Beni Culturali e dell’Agricoltura, in merito all’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 3 gennaio scorso della delibera del Cipe che approva il progetto definitivo dell’opera e da il via agli espropri per la realizzazione del tratto urbano della Roma-Latina, destinato a collegare l’A12 Roma-Civitavecchia con il nuovo svincolo di Tor de Cenci.«Sono previsti – dichiara la senatrice – oneri a carico dello Stato per 970 milioni di euro che potrebbero essere senz’altro impegnati, in modo molto più proficuo, per il trasporto pubblico della città, piuttosto che per un’autostrada a pedaggio di fatto inservibile per il traffico locale. Il progetto approvato attraversa e rischia di devastare la Riserva naturale statale del Litorale romano e, con il previsto prolungamento verso la A1, la Riserva naturale di Decima-Malafede, oltre a danneggiare irreparabilmente la cintura agricola della Capitale. Contro questo progetto – conclude l’esponente di Sel – si è già espresso il Consiglio comunale di Roma nella scorsa legislatura. Chiediamo ora ai ministri di sospendere l’iter di approvazione dell’intervento e al sindaco Marino di ribadire con nettezza la posizione contraria dell’amministrazione in carica nei confronti di un’opera che non serve alla città, ma solo alla lobby degli appalti autostradali».
Una montagna di soldi. Questa l’opera che dovrebbe vedere la luce: si tratta di 186 chilometri – di cui cento in autostrada – con diverse sezioni: tratto Roma A12 – Roma Tor de’ Cenci (16 km); tratto Roma Tor de’ Cenci–Latina Borgo Piave (52,3 km); tratto Cisterna–Valmontone (31,5 km). L’intervento, per un importo complessivo di 2,728 miliardi di euro, prevede la costruzione, mediante affidamento in concessione, degli assi autostradali Roma–Latina e Cisterna–Valmontone, per un’estensione complessiva di circa 99,8 km; nonché la realizzazione di opere connesse al sistema autostradale per complessivi 46,2 km (tali opere connesse saranno realizzate dal concessionario e saranno, poi, gestite dalle amministrazioni locali). L’Intervento prevede, infine, la costruzione di due complanari, ciascuna monodirezionale e monocorsia, all’autostrada Roma–Latina nel tratto Aprilia Sud–Latina per circa 18,2 km e l’adeguamento funzionale di un tratto di circa 22 km dell’attuale Pontina Nuova, per circa 40,2 chilometri.